Corriere di Bologna

Atersir verso il nuovo bando Sconti a chi inquina meno e un tetto per i subappalti

- B. P.

Mentre si prospetta un nuovo braccio di ferro sulla vendita delle azioni di Hera, questa volta tra la Cgil regionale e Palazzo d’Accursio, e mentre Imola è pronta a creare una società in house per la gestione dei rifiuti, Atersir tira dritto sul bando di gara che metterebbe fine a una proroga del servizio ora in mano alla multiutili­ty che dura da sette anni. Ieri l’Agenzia territoria­le dei rifiuti e dei servizi idrici si è riunita per fare il punto sulla nuova gara che, dopo una lunga attesa censurata anche da Anac e Antitrust, dovrebbe essere pronta per l’inizio del 2019 (e che Imola a questo punto potrebbe disertare). «Applichere­mo il principio “chi inquina paga”, facendo pagare di meno a chi produce meno rifiuti e viceversa», spiega Michele Giovannini, sindaco di Castello d’Argile e rappresent­ante in Atersir del Consiglio d’ambito bolognese. Un altro obiettivo della nuova gara sarà quello di «perequare i costi del servizio al fine di aiutare i territori svantaggia­ti». Il nuovo bando presenterà anche delle clausole sociali per l’inseriment­o dei lavoratori svantaggia­ti mentre per il vincitore è previsto un limite al ricorso del subappalto.

Alcune di queste novità Atersir chiederà ad Hera, che è l’attuale gestore, di attivarle sin da subito. «Chiediamo al gestore di non rinnovare gli affidament­i con gare al massimo ribasso o rialzo ma di usare la formula che premia la parte tecnica dell’offerta — conclude Giovannini — puntando, in accordo coi Comuni, all’inseriment­o dei lavoratori svantaggia­ti».

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