Banalizzazione, Autostrade: è sempre stata un’ipotesi legata al Passante Nord
Per la società il progetto resta quello della «bretella di mezzo»
Quando alla società Autostrade sentono parlare del Passante di Bologna ormai fanno gli scongiuri. Perché la vicenda si trascina da anni e perché per molto tempo si è parlato di quello a Nord, una bretella autostradale di 40 chilometri (con diverse ipotesi progettuali), e quando finalmente Autostrade si era convinta a farlo gli enti locali cambiarono idea e puntarono sull’allargamento in sede di tangenziale e autostrada.
Ora si rischia di partire ancora una volta dal via. Il nuovo governo non vorrebbe più fare niente e propone la banalizzazione dell’attuale sistema tangenziale-autostrada e la sua trasformazione in un’unica grande arteria che viene usata indistintamente, appunto, come tangenziale e autostrada. Nei giorni scorsi si è parlato di una cabina di regia tra il governo e Autostrade sulla banalizzazione, circostanza che naturalmente ha fatto infuriare gli enti locali (Regione, Comune e Città metropolitana) che avevano firmato con il governo precedente l’intesa sul Passante di Mezzo.
Da Autostrade però fanno sapere al Corriere di Bologna che le cose non stanno in questi termini e che per la società al momento in campo c’è solo, almeno a livello formale, l’ipotesi del Passante di mezzo e da lì si partirà alla conferenza dei servizi del prossimo 13 settembre. Sempre Autostrade precisa che non c’è alcuna cabina di regia con il governo: naturalmente non ci poteva essere senza coinvolgere formalmente anche gli enti locali.
Semplicemente, il governo per sostanziare con qualche numero l’ipotesi della banalizzazione ha chiesto a società Autostrade di fornire numeri, simulazioni e dati trasportistici anche su quell’ipotesi. Questi numeri sono stati forniti. Ma dalla società precisano ancora che si tratta di dati vecchi di molti anni, quando si parlò per la prima volta di banalizzazione. Quel progetto, spiegano, era una sorta di compensazione per la realizzazione del Passante autostradale Nord, la ciliegina sulla torta di un’altra soluzione trasportistica. Nell’ipotesi attuale c’è solo la ciliegina senza la torta.
Autostrade smentisce categoricamente che sia mai stato affrontato il tema del pedaggio. Questione che, semmai, andrebbe affrontata al contrario: come può Autostrade realizzare la banalizzazione per poi lasciare che tutta Italia passi gratis per Bologna? Per cui, oggi come allora, bisognerebbe trovare una soluzione tecnica di non facile realizzazione perché paghino il pedaggio (come avviene oggi) coloro che attraversano l’autostrada e non lo paghino quelli che prendono la tangenziale.
Come ha spiegato nei giorni scorsi il sottosegretario alle Infrastrutture, Michele Dell’Orco, si stanno studiando costi e benefici e a settembre si vedrà. Autostrade è in una posizione delicata perché naturalmente agisce come concessionario e nei limiti del possibile recepisce le indicazioni, ma è pur sempre una società per azioni e non può intraprendere iniziative velleitarie. Si vedrà: per il momento a livello formale anche per Autostrade c’è solo il Passante di Mezzo. E da lì si parte. Perché in quasi vent’anni di studi ne sono stati fatti e anche piuttosto approfonditi. Poi, chi lo sa, dal 13 settembre potrebbe anche cominciare un’altra storia. E ad Autostrade non resta che incrociare le dita.