«Il pedaggio? Si può fare ma è meglio interrare»
«Se si deve scegliere tra Passante di mezzo e banalizzazione, non c’è alcun dubbio: meglio la banalizzazione. Il Passante di mezzo non si fa in nessuna città del mondo, anzi, ovunque si demoliscono». Gabriele Tagliaventi, docente di Architettura tecnica dell’Università di Ferrara, le sue proposte le ha presentate sia al Comune di Bologna che ad Autostrade. Per lui non c’è discussione: «Il Passante di mezzo è una soluzione che fa ridere».
Architetto Tagliavini, ha comunque senso parlare di banalizzazione senza il Passante Nord, di cui era il completamento tecnico?
«La banalizzazione, purché in alternativa a quella cosa ridicola che è il Passante di mezzo, ha il grande vantaggio che non allarga la sede stradale, non distrugge le case degli abitanti e nemmeno si avvicina alle proprietà dei cittadini. Certo è che mantiene i viadotti che in tutto il mondo si demoliscono, perché sono vecchi e necessitano di manutenzione».
La banalizzazione, però, significherebbe anche pedaggi. Come fare con i residenti?
«La barriera andrebbe fatta almeno in tre varchi: A1, A14 e A13, e questo inevitabilmente provocherebbe dei rallentamenti. Per i residenti, con le tecnologie attuali, se c’è la volontà politica di non farli pagare, lo si può fare: con il telepass o con le tessere magnetiche si può studiare un sistema in cui i residenti non pagano o pagano una cifra simbolica. Però, ripeto, si potrebbe risolvere tutto in modo più intelligente».
Quale sarebbe la soluzione secondo lei?
«Il tunnel autostradale sotto l’attuale tracciato. È stato fatto in moltissime altre città:
San Francisco, Boston, Milwuakee, Oklahoma City, Seattle, Portland, Seul. Avrebbe una lunghezza di 13 chilometri e costerebbe 697 milioni di euro, in pratica lo stesso costo del Passante di mezzo. La tangenziale verrebbe demolita e sostituita da un “eco boulevard” da San Lazzaro a Casalecchio con tram e piste ciclabili oltre a due corsie per le auto e le moto. Il tram permetterebbe di ridurre del 50% il traffico della tangenziale e il conseguente inquinamento; il tunnel permetterebbe di ridurre del 100% il traffico e l’inquinamento da autostrada. Si recupererebbero aree già urbanizzate e di proprietà del Comune, dove si potrebbero insediare fino a 120.000 abitanti in edifici di massimo 5 piani».
Un’opera imponente. Ma quanti anni servirebbero per realizzarla?
«Tre anni e porterebbe un indotto importante in termini di lavoro. Con la banalizzazione, invece, si accorcerebbero i tempi ovviamente, ma si perderebbero anche i fondi».
” L’ampliamento della sede fa ridere: si demoliscono case e non si risolve il problema dello smog