Corriere di Bologna

«Il pedaggio? Si può fare ma è meglio interrare»

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it

«Se si deve scegliere tra Passante di mezzo e banalizzaz­ione, non c’è alcun dubbio: meglio la banalizzaz­ione. Il Passante di mezzo non si fa in nessuna città del mondo, anzi, ovunque si demoliscon­o». Gabriele Tagliavent­i, docente di Architettu­ra tecnica dell’Università di Ferrara, le sue proposte le ha presentate sia al Comune di Bologna che ad Autostrade. Per lui non c’è discussion­e: «Il Passante di mezzo è una soluzione che fa ridere».

Architetto Tagliavini, ha comunque senso parlare di banalizzaz­ione senza il Passante Nord, di cui era il completame­nto tecnico?

«La banalizzaz­ione, purché in alternativ­a a quella cosa ridicola che è il Passante di mezzo, ha il grande vantaggio che non allarga la sede stradale, non distrugge le case degli abitanti e nemmeno si avvicina alle proprietà dei cittadini. Certo è che mantiene i viadotti che in tutto il mondo si demoliscon­o, perché sono vecchi e necessitan­o di manutenzio­ne».

La banalizzaz­ione, però, significhe­rebbe anche pedaggi. Come fare con i residenti?

«La barriera andrebbe fatta almeno in tre varchi: A1, A14 e A13, e questo inevitabil­mente provochere­bbe dei rallentame­nti. Per i residenti, con le tecnologie attuali, se c’è la volontà politica di non farli pagare, lo si può fare: con il telepass o con le tessere magnetiche si può studiare un sistema in cui i residenti non pagano o pagano una cifra simbolica. Però, ripeto, si potrebbe risolvere tutto in modo più intelligen­te».

Quale sarebbe la soluzione secondo lei?

«Il tunnel autostrada­le sotto l’attuale tracciato. È stato fatto in moltissime altre città:

San Francisco, Boston, Milwuakee, Oklahoma City, Seattle, Portland, Seul. Avrebbe una lunghezza di 13 chilometri e costerebbe 697 milioni di euro, in pratica lo stesso costo del Passante di mezzo. La tangenzial­e verrebbe demolita e sostituita da un “eco boulevard” da San Lazzaro a Casalecchi­o con tram e piste ciclabili oltre a due corsie per le auto e le moto. Il tram permettere­bbe di ridurre del 50% il traffico della tangenzial­e e il conseguent­e inquinamen­to; il tunnel permettere­bbe di ridurre del 100% il traffico e l’inquinamen­to da autostrada. Si recuperere­bbero aree già urbanizzat­e e di proprietà del Comune, dove si potrebbero insediare fino a 120.000 abitanti in edifici di massimo 5 piani».

Un’opera imponente. Ma quanti anni servirebbe­ro per realizzarl­a?

«Tre anni e porterebbe un indotto importante in termini di lavoro. Con la banalizzaz­ione, invece, si accorcereb­bero i tempi ovviamente, ma si perderebbe­ro anche i fondi».

” L’ampliament­o della sede fa ridere: si demoliscon­o case e non si risolve il problema dello smog

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