Laddove c’erano i rovi rinascono i 300 scalini
Teatro e arte: al via la rassegna del Teatro dei Mignoli
È un teatro all’aperto i 300 scalini, lo spazio gestito dal Teatro dei Mignoli sotto San Luca. Quando l’ha preso in convenzione col quartiere Saragozza nel 2014 era coperto di rovi, con la vigna antica in rovina, il frutteto abbandonato, la serra bruciata. «Abbiamo ripulito – racconta il direttore artistico Mirco Alboresi – abbiamo rivitalizzato vigna e frutteto, creato orti per i cittadini, stiamo restaurando la serra e intanto vi abbiamo installato un forno dove chi vuole può cuocere il pane. Cerchiamo di sviluppare un lavoro artistico in luoghi insoliti con un’idea di socialità». Teatro e paesaggio, cultura e agricoltura sono le convinzioni del gruppo, che si fece conoscere con gli Angeli alla fermate degli autobus, un teatro che cerca di riallacciare fili comunitari. Per questo una rassegna di spettacoli, qui, non poteva essere solo una sfilata di azioni su un palco. In una stagione che comprende anche concerti, spettacoli e trekking teatrali, non poteva mancare una rassegna che valorizzasse i singoli spazi. Sarà «InsOrti», da stasera a domenica, con artisti selezionati tramite un bando, cui hanno risposto 50 soggetti circa. La manifestazione si apre oggi con un’installazione di Marco Facchetti, architetto bresciano del paesaggio: in quattro diversi punti saranno esposti in verticale teli bianchi che nei giorni precedenti, in orizzontale, hanno raccolto le impronte del tempo della campagna: terra, orme di animali, colori, umidità, vapori. Seguirà Dolores di Jessica Leonello, una performance per attrice e pupazzo trans che parla di identità e di trasformazioni, un lavoro recitato, cantato, ballato: alla fine Dolores leggerà i tarocchi a una persona alla volta, in vari luoghi. Nelle vicinanze della grande quercia Alessandra Ferrin presenterà Thermos, confessioni di un’impiegata rinchiusa tra pareti asfissianti che sogna orizzonti naturali. Domani Lams di L’Excamotage sarà una performance basata sul contatto. Nella serra sarà allestita una sala da barbiere per un’azione per due spettatori alla volta, Il salone di Z*** di Teatro dell’Elce. A un solo spettatore si rivolgerà invece Come tu mi vuoi di Barbara Eforo, con tre attrici tra le quali scegliere chi reciterà per noi. Domenica il Teatro delle Ariette presenterà lo storico spettacolo Teatro di terra, con polenta finale per tutti. Ingresso unico 8 euro, 15 il 29. Ai 300 scalini si arriva da villa Spada col sentiero Cai 914, o da via di Casaglia 37, vicino alle scuole Longhena. Info Facebook: «Ai 300 scalini».