Primo test vero L’Huddersfield sfida i rossoblù
Temperature alte, oggi sfida all’ Huddersfield. Ecco i numeri: Destro rinuncia al 10 e prende il 22
Un esordio KIRCHDORF IN TIROL bollente. Ieri il Bologna ha disputato i primi due allenamenti del suo ritiro austriaco sul campo ma ad accoglierla c’è stato un caldo che i locali definiscono persino anomalo per queste zone: non erano i 37 gradi bolognesi, ma al sole si superavano i 30 gradi al punto che nel pomeriggio Inzaghi ha preferito rimandare l’avvio dell’allenamento alle ore 18 per avere il campo di Kirchdorf in Tirol completamente all’ombra. Bollente il meteo, meno calda l’accoglienza locale dato che sostanzialmente in questo paesino da poco più di tremila anime — per lo più rinchiuse nelle loro case, evidentemente, visto il deserto su strade e marciapiedi a qualsiasi ora — la presenza rossoblù passa praticamente inosservata: nessuna coccarda, nessun benvenuto, nessun tifoso locale al campo, contrariamente a una decina di volenterosi tifosi rossoblù che hanno programmato una settimana di ferie da queste parti per seguire la squadra e guadagnarsi i meritati autografi. Il rossoblù lo noti quando arriva al campo il pullman della squadra, poi sta ad Inzaghi squarciare la quiete dei boschi della zona con i continui richiami durante gli allenamenti: la star è sempre lui ed è l’unico che accalappia gli sguardi dei ragazzotti della squadra locale, persino un po’ infastiditi dal doversi cambiare in uno spogliatoio diverso per poi effettuare la loro preparazione estiva sul campo secondario, anziché quello principale. La quiete di Kirchdorf però è il viatico per l’attesa per la sfida di oggi a Brixen im Thale contro l’Huddersfield Town (ore 18, diretta Radio Bologna Uno): dopo le sgambate contro valligiani e giovanili di Pinzolo arriva il primo test contro una pari-categoria e c’è grande curiosità per iniziare a capire le vere potenzialità di questo Bologna. «Siamo i favoriti per la retrocessione, ma lo eravamo anche lo scorso anno e ci siamo salvati» ha detto con grande onestà il manager dell’Huddersfield Wagner. Quella di oggi è una prima prova del nove per la difesa, ancora a caccia di un leader, e per l’attacco, dove andranno disegnate anche le gerarchie. Intanto, di certo si sa che l’attuale Bologna non ha un numero 10: sia sul piano calcistico, dove manca un elemento di qualità in grado di accendere la squadra, sia sul piano del referto dato che Destro ha abbandonato quel numero per riprendere il 22 avuto negli anni d’oro di Siena e Roma. È la grande novità dei numeri ufficiali, con l’ascolano che alla ricerca di una ennesima ripartenza ha aggiunto all’hashtag da social #Destrocomeback il cambio di numero: il 10 non l’ha preso nessuno, mentre il 9 va a Santander, Dzemaili torna al 31 e Palacio — che ieri a fine allenamento ha parlato a lungo con Di Vaio — si tiene il 24. Per allietare l’ambiente, in Austria e a Bologna, perché non prenderlo da qui al 17 agosto un numero 10?