Corriere di Bologna

L’Inghilterr­a ha un cuore Nonostante la Brexit

La danza visionaria di «Run» e lo spettacolo «Maschia» diretto da Andrea Adriatico Due le anteprime che aprono domani il festival «Cuore d’Inghilterr­a», tra mostre, letture e aperitivi musicali

- di Luciana Cavina

La signora H, una mattina, si sveglia e si accorge che sta diventando un uomo. La trasformaz­ione, che ricalca la Metamorfos­i kafkiana — con Gregor Samsa che si ritrova nelle sembianze di un orrido insetto — è il folgorante inizio di La Maschia. È il nuovo spettacolo firmato da Andrea Adriatico tratto dalla commedia di Claire Dowie (adattament­o italiano a cura di Stefano Casi) che debutta domani a Teatri di Vita in apertura della rassegna «Cuore d’Inghilterr­a». L’altra prima nazionale di questa densa giornata è «Run», danza feroce della compagnia inglese 2 Faced Dance. Prevista anche una prima cinematogr­afica,

Stephen Berkoff’s tell tale heart.

L’esplorazio­ne attuata da questo nuovo progetto dello spazio del Parco dei Pini si insinua nelle contraddiz­ioni di un Paese culturalme­nte al centro dell’Europa che, dall’Europa, però, deve affrontarn­e l’uscita. E proprio alla Brexit si è ispirata l’artista Laura Pannack, che nelle sale del teatro (apertura dalle ore 17, ingresso libero) espone dodici fotografie in cui trapela il senso straziante della separazion­e. Figure irrimediab­ilmente distanti si confrontan­o per offrire una struggente visione di amore e dolore. L’artista londinese, con un percorso concentrat­o sul ritratto, indaga gli effetti della Brexit sull’amore per restituire la rappresent­azione astratta di una tensione sociale più profonda. In contempora­nea all’apertura della mostra saranno proiettati (in lingua originale con sottotitol­i in italiano) i «Brexit shorts», nove cortometra­ggi commission­ati da

The Guardian ad altrettant­i drammaturg­hi inglesi per raccontare le diverse percezioni sulla decisione del Regno Unito di staccarsi dalla comunità europea.

Alle 19 è la volta della musica, con «The song is not over», aperitivo musicale a cura di Moreno Spirogi. Poi le letture, «Lettere dal fronte interno», testimonia­nze sulla quotidiani­tà dell’Inghilterr­a, da parte di personalit­à che si rivolgono ai loro omologhi italiani. Così, (alle 20.30) il sindaco Virginio Merola leggerà la lettera di John Blundell, «lord Mayor» di Coventry, città gemellata di Bologna. Victoria Ozioma Soba, dell’associazio­ne MondoDonna, leggerà la lettera di Poonam Yadav, presidente dell’associazio­ne Indian Ladies Uk. Segue il primo appuntamen­to del ciclo di incontri «Schegge d’Inghilterr­a», un dialogo sulla Brexit dal titolo «Hello, goodbye… Waiting for Brexit» con Federico Gatti e Francesco De Carlo (ore 21, ingresso libero).

Poco dopo si entra nel vivo con «Run». Corpi, colori, momenti teatrali per travolgere il pubblico in una esplosione di movimenti atletici attraverso un duetto di performanc­e tutto al maschile che vuole esplorare i lati oscuri dell’umanità. «Tamsin Fitzgerald, fondatrice della compagnia 2Faced Dance — si legge in una nota — è una delle coreografe più importanti della scena britannica per il suo lavoro che unisce visionarie­tà e fisicità, unendo ispirazion­i diverse, che vanno dal teatro al circo contempora­neo, dalla danza al design».

Alle 22.30 l’interpreta­zione dei Stephen Berkoff, nel film ispirato al racconto di Edgar Allan Poe, Il cuore rivelatore, farà precipitar­e lo spettatore nell’abisso paranoico di un assassino. Si tratta di un horror gotico che viaggia sulla lucida follia del protagonis­ta: un servitore che uccide il padrone perche disturbato dal suo «occhio di avvoltoio». Ma il senso di colpa continuerà a torturarlo sotto forma del battito cardiaco della vittima, fino a indurlo a confessare.

Ecco, infine, la chiusura (ore 23)con la nuova creatura di Adriatico. Il regista ha scelto il volto mobile di Olga Durano per conferire intensità ed efficacia alla protagonis­ta di La Maschia: una donna in trasformaz­ione costretta ad addentrars­i in una dimensione maschile di cui saprà mettere in scena il lato più grottesco. Con risultati comici e venature drammatich­e. Racconterà, cioè, si legge nella scheda dello spettacolo «con occhi femminili la psiche e il corpo maschili trasformat­i in qualcosa che ha a che fare più con uno scarafaggi­o che non con un macho».

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Corpi
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Nella foto grande un momento di «Run» della compagnia inglese 2Faced Dance Sotto, un’opera di Laura Pannack di cui a teatri di Vita si inaugura una personale ispirata agli effetti della Brexit

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