Corriere di Bologna

Gioele, il ragazzo che coltiva la memoria per i suoi coetanei

- Da. Cor.

Gli piace la storia contempora­nea. E così, quando si è trattato di decidere quale progetto di alternanza scuola-lavoro potesse fare per il suo terzo anno di liceo, lui ha dato la disponibil­ità di spostarsi a Bologna (da Piacenza) e di approfondi­re la storia del 2 agosto 1980 sotto la guida esperta della storica Cinzia Venturoli, ormai punto di riferiment­o in città per la documentaz­ione relativa alla strage della stazione. E così Gioele Magagnoli, 17 anni, è arrivato con il suo zaino dal liceo scientific­o Melchiorre Gioia di Piacenza, ha incontrato i familiari delle vittime, si è fatto dare un po’ di documenti e ha avuto un’idea insieme a Venturoli: aprire una pagina Facebook dedicata alla memoria del 2 Agosto per raggiunger­e i più giovani, quelli che magari della bomba alla stazione non hanno mai nemmeno sentito a parlare, soprattutt­o se residenti fuori da Bologna. L’ha chiamata «Fermi alle 10:25», è seguita da più di 370 persone e dentro, scorrendol­a, ci sono le riflession­i di un ragazzino di 17 anni, timido quando gli si parla, che si è trovato ad approfondi­re qualcosa di decisament­e più grande di lui. «Conoscevo il 2 Agosto — racconta — perché mio padre è di Bologna e anche per questo ho dato la mia disponibil­ità per fare un progetto di alternanza scuola-lavoro sui materiali della strage. Insieme alla professore­ssa Venturoli abbiamo deciso di parlare ai giovani tramite una pagina Facebook». E adesso? «Ora che me ne sono occupato, diversi miei coetanei, che non sapevano davvero nulla della strage, poi hanno iniziato a capire cosa accadde quel giorno del 1980 e spero davvero di poter portare avanti il progetto con i ragazzi delle scuole a Piacenza». Gioele di fatto è diventato un giovanissi­mo «ambasciato­re» della memoria, il tramite in carne e ossa dei ricordi da chi c’era, o ha perso qualche familiare, a chi ci sarà e non potrà far altro che affidarsi ai racconti. «La cosa che mi ha colpito di più, studiando sui materiali della strage, è stato vedere come i bolognesi si siano attivati in quegli anni, come siano riusciti a reagire a un evento tanto drammatico. Credo che l’esempio di questa popolazion­e debba essere portato nel mondo». Neanche a dirlo, Gioele giovedì mattina sarà in corteo dal Comune alla stazione: «Certo che ci sarò. Ormai, dopo il lavoro che ho fatto, mi sento molto legato a questa città».

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