Quadro del Fuhrer Airbnb: «L’host rifiuta di toglierlo»
Nota dell’azienda, l’host nega: «Mai rifiutato di rimuoverlo»
«Il proprietario si rifiuta di rimuovere il quadro considerato offensivo, perciò abbiamo cancellato la sua villa», dice Airbnb sul super host di Zola.
Airbnb precisa, ma il super host bolognese a cui la piattaforma ha cancellato il profilo smentisce. «L’account dell’host è stato cancellato a seguito del suo rifiuto di rimuovere alcuni oggetti — fra cui un dipinto raffigurante simboli nazisti — considerati offensivi e in violazione delle policy a cui tutti i membri della community aderiscono», così recita la nota di Airbnb Italia, ma da Bologna chi da 5 anni affitta la grande casa di campagna su diverse piattaforme digitali (14 posti letto e opere d’arte sparse ovunque) dice che non è vero: «Nessuno mi ha mai chiesto né a voce né tantomeno per iscritto di rimuovere alcunché, non capisco come possano affermare questo, tant’è che nella mail del 23 maggio scorso con cui mi comunicavano la chiusura dell’account non c’era alcun riferimento al mio presunto diniego: per forza, non mi venne mai chiesta la rimozione». Ci sono state però delle telefonate (registrate), «mi chiesero se ero disponibile a segnalare nell’annuncio che avrei rimosso o coperto l’opera qualora fosse stata sgradita ai miei ospiti, ma non di rimuoverla e basta. Le tante recensioni positive che mi hanno fatto diventare un super host sono lì a testimoniare la mia disponibilità. Il fatto è che non ho avuto il tempo di modificare l’annuncio perché dopo poco mi è stato cancellato il profilo». Il bolognese, la cui famiglia è collezionista d’arte, racconta ancora, «in passato un ospite israeliano che aveva visto nella fotogallery l’opera di Harvey mi scrisse delle sue perplessità, ma una volta arrivato, lo vide e disse “ok, possiamo tenerlo lì”. Poche settimane fa un altro ospite che ha prenotato sulla piattaforma Homeway mi ha chiesto di spostarlo e io l’ho sostituito con un’opera fotografica dell’americano James Casebere visibile ora nella fotogallery del portale: nessun problema». Insomma, disponibilità totale. Niente da fare invece con la signora Elizabeth K., «ma solo perché durante il suo soggiorno, pur parlandoci spesso, non mi ha sollevato alcuna questione, facendolo invece quando è rientrata in patria». Alla diffida partita da Bologna per la riapertura dell’account e per un risarcimento danni — «mi hanno dato del nazista perché possessore di quel quadro considerandolo non un’opera d’arte ma un cimelio del Terzo Reich» — Airbnb aveva risposto in automatico nel weekend ribadendo la propria posizione, «e confermando che, a distanza di tempo, non era stata svolta alcuna indagine sul dipinto, quindi senza entrare nel merito: siamo di fronte a un vero e proprio esercizio arbitrale del loro potere decisionale su cui è interessante riflettere», commenta l’avvocato Lavinia Savini che assiste il super host.