Platano caduto per il nubifragio Aitini chiama Ma il titolare: «Io denuncio»
«Denunceremo il Comune. Mi hanno detto che erano alberi sani, mi hanno distrutto l’attività di una vita». Quel platano secolare che sabato si è abbattuto sulla gelateria di via Massarenti, attività di famiglia trentennale, «era pericoloso». «L’avevo detto e segnalato e quello che è successo purtroppo mi ha dato ragione», ripete Dino Testoni, il gestore della gelateria l’Ottagono sepolta sotto un albero enorme tre giorni fa durante il nubifragio. «Ogni ora che passa mi rendo conto d’essere un miracolato — continua Dino che dal 1985 gestisce la gelateria all’angolo di via Rimesse —. Ma ho perso tutto il resto. Non so chi sia il responsabile, ma un responsabile c’è. Questa mattina (ieri, ndr) ho ricevuto una lunga telefonata dall’assessore Alberto Aitini. Abbiamo parlato di quello che è successo e di cosa accadrà adesso. Mi ha detto che si sistemerà tutto e che non ci lasceranno soli, ma gli ho spiegato che presenterò denuncia comunque».
«Esattamente un anno fa, un temporale aveva fatto cadere un altro albero su quello crollato sabato sera», spiega. La famiglia Testoni al momento è seguita da un legale. E i clienti più fidati da sabato continuano ad esprimere la propria solidarietà. «Ho molti clienti disposti a testimoniare che l’albero non era sano. Chi frequenta questa zona sa che mi stanno raccontando bugie. Oggi i tecnici del Comune sono venuti per i rilievi». Di consolatorio c’è solo il fatto di aver sentito quel «crack» che l’ha insospettito, riuscendo così a salvare se stesso e i clienti. Ora è il momento della conta dei danni, della burocrazia e dell’attività chiusa «chissà fino a quando — conclude —. I danni sono ingenti, ancora non è possibile fare una stima precisa. Sotto quel tronco ci sono ancora i miei macchinari costosissimi».