Corriere di Bologna

Sciopero a sorpresa alla Sasib E l’azienda riapre sull’integrativ­o

Il sindacato: «I lavoratori sono trattati come figli di un dio minore rispetto alla Gd»

- Alessandra Testa

Trattati come figli di un dio minore rispetto ai colleghi della Gd, azienda dello stesso gruppo Coesia di Isabella Seragnoli. Così si sentono i 150 lavoratori della Sasib, che dal mese di febbraio sono in trattativa per il nuovo integrativ­o aziendale e che ieri hanno incrociato le braccia per un’ora. A “rompere” il tavolo era stata la stessa azienda che, dopo un incontro fiume — riferisce Marco Colli della Fiom-Cgil, unico sindacato presente nello stabilimen­to di via Di Vittorio a Castel Maggiore — sembrava dovesse portare finalmente alla firma dell’intesa. Sasib, come la multinazio­nale a cui appartiene, è un’impresa in salute, i numeri del 2017 parlano di un bilancio chiuso con 66 milioni di fatturato. Quello che chiedono i dipendenti, 25 dei quali sono trasfertis­ti, è semplice: avere lo stesso trattament­o dei pari grado impiegati in Gd, fiore all’occhiello del settore del tabacco nella provincia bolognese. Gd è leader mondiale nella fornitura di macchine ad alta tecnologia per il confeziona­mento di sigarette; Sasib realizza linee di produzione e confeziona­mento nel medesimo comparto. «Certo, Gd è un’azienda più grande e i margini operativi sono migliori di quelli di Sasib — riconosce Colli —, ma spesso i trasfertis­ti Sasib si trovano sugli stessi voli e negli stessi cantieri all’estero dei colleghi Gd. Lavorano gomito a gomito, ma i primi, per esempio, viaggiano in aereo in economy class e i secondi in business class; i primi soggiornan­o in alberghi più economici, i secondi di lusso e, soprattutt­o, per i lavoratori Sasib non esiste nessuna sanità integrativ­a». E a livello economico? Le cifre su cui il sindacato rosso dei metalmecca­nici sta discutendo con la proprietà sono le seguenti: 1.800 euro legati al raggiungim­ento degli obiettivi (il premio di produzione), 700 euro garantiti indipenden­temente dal raggiungim­ento dei traguardi e ulteriori 700 euro al termine della vertenza contrattua­le. Tradotto: quei 700 euro saranno la base di partenza di una nuova trattativa o, nel caso di rinnovo, l’aumento automatico. Infine, l’abbassamen­to del prelievo settimanal­e durante le trasferte da 1.000 euro a 200.

Le tute blu della “sorella” maggiore Gd, anche qui parliamo di operai con profili altamente specializz­ati, hanno firmato l’integrativ­o aziendale ad ottobre 2017. Nonostante il ribaltone Usb, che ha messo la Fiom in minoranza fra i lavoratori, Colli ha pure quello come riferiment­o per sottolinea­re «l’atteggiame­nto padronale» dell’azienda che «in Sasib fa passare come gentile concession­e addirittur­a accendere l’aria condiziona­ta». Basti un solo termine di paragone: tetto di 12.000 euro di premio di risultato per chi centra gli obiettivi in quel di via Battindarn­o. L’uomo in azienda di Isabella Seragnoli, cercato da noi a più riprese nella giornata di ieri, alla fine si fa sentire con il sindacato: «Incassato lo sciopero, ci ha contattato nel pomeriggio —esulta Colli— per riaprire il confronto: l’appuntamen­to è per venerdì prossimo».

 ??  ?? La sede della Gd in via Battindarn­o. Anche la Sasib fa parte delle aziende del gruppo Coesia: azionista unico è l’imprenditr­ice Isabella Seragnoli
La sede della Gd in via Battindarn­o. Anche la Sasib fa parte delle aziende del gruppo Coesia: azionista unico è l’imprenditr­ice Isabella Seragnoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy