Anna Calvi dark rock A caccia di libertà
L’artista britannica alla Corte degli Agostiniani di Rimini
Sono passati cinque anni dal secondo album di Anna Calvi. Cinque anni che per i fan sono sembrati una eternità, l’ep del 2014, dal titolo Strange weather, è stato solo un contentino.
Finalmente, però, Anna il 31 agosto pubblicherà il suo terzo album, Hunter e oggi si esibirà nel prestigioso cartellone di «Percuotere la mente» (Corte degli Agostiniani, Rimini, ore 21.15, euro 18). Il nuovo disco è stato anticipato da un singolo, Don’t beat the girl out of my boy, il cui videoclip è giocato tra il colore rosso passione e passi di danza alquanto liberatori. Un brano che racconta la libertà di identificarsi in ciò che più ci aggrada, senza le restrizioni che ci vengono imposte dalla società, mentre a proposito di Hunter (cacciatore) Anna ha detto in occasione di una intervista: «Sto dando la caccia a qualcosa. Desidero esperienze, azione, libertà sessuale, intimità, il desiderio di sentirsi forti, protetti ed infine, il desiderio di trovare qualcosa di bello in questo caos. Voglio andare oltre il gender. Non voglio scegliere fra il maschile e il femminile che è in me. Penso che il gender sia uno spettro. Penso che se ci fosse consentito essere da qualche parte nel mezzo, non spinti verso gli estremi della femminilità e della mascolinità, saremmo più vicini alla libertà. Voglio scoprire com’è essere qualcosa d’altro, qualcosa che sia diverso da ciò a cui sono stata attribuita. Voglio esplorare una sessualità sovversiva, che va oltre a ciò che ci si aspetta da una donna in questa società patriarcale. Lo scopo di quest’album è quello di essere primordiale e bellissimo, femminile e mascolino, vulnerabile e forte, essere il cacciatore, ma anche la preda». Sono parole forti ma che bene si attagliano alla figura di un’artista che non ha mai fatto mistero delle sue scelte, umane ed artistiche. Che non ha mai temuto i giudizi e tanto meno i pregiudizi.
Figlia di due terapisti, la Calvi ama ricordare tra le sue influenze Nina Simone, Maria Callas, Hendrix, Ravel e Debussy. La sua musica è un fiume in piena di dark rock molto viscerale ed intenso, agli inizi di carriera è stata paragonata a Siouxie (icona punk) e Pj Harvey (icona alternative rock). Molto forte il suo legame con la moda: stilisti e marchi prestigiosi hanno dichiarato di amare la sua musica, o l’hanno chiamata a sfilate ed aperture di punti vendita. Anna Calvi canta e suona la chitarra con passione viscerale. Un temperamento non proprio british. Che sia colpa del padre italiano?