Corriere di Bologna

Il dolore e la rabbia dei feriti

- Di M. Giordano

Da sorella maggiore, ha subito pensato di salvare i fratelli più piccoli, due gemelli di 15 anni che al primo boato sono subito scappati di casa. Lei ha atteso qualche altro attimo per mettere in sicurezza l’abitazione, ma quando li ha raggiunti ha visto i due ragazzi feriti, con la pelle ustionata per il secondo scoppio. «Mi sento così in colpa, avrei dovuto proteggerl­i», racconta trattenend­o a fatica le lacrime, Simona Vaccariell­o, 18 anni, quando oramai è sera e si trova con la madre e uno dei due fratelli, Mattia di 15 anni, in fila al centro informativ­o che il Comune ha allestito in via Panigale. Il ragazzo ha riportato ustioni di secondo grado lungo tutto il braccio e la gamba, e i segni delle fiamme si vedono anche sul viso. «A mio fratello è andata anche peggio, avendo le ciabatte si è bruciato pure i piedi», racconta Mattia. Si sono messi subito a correre verso il Lidl, e quando sono entrati si sono accorti di non essere gli unici feriti. «Dentro al supermerca­to c’erano tante altre persone nelle stesse condizioni, urlavano, piangevano, erano disperati. I commessi ci hanno aiutato con un po’ d’acqua nell’attesa dei soccorsi». Con suo fratello già oggi ritornerà in ospedale per una visita di controllo, ma nonostante tutto riesce a farsi coraggio. «Di sicuro non potrò stare al sole, vorrà dire per quest’anno addio estate». (B.P)

” La sorella Li ho fatti uscire di casa ma avrei dovuto proteggerl­i: quando li ho raggiunti erano già ustionati

L’esplosione di Borgo Panigale ha causato ingenti danni anche a diversi esercizi commercial­i nelle vicinanze della zona rossa. C’è chi ha avuto la vetrata letteralme­nte sbriciolat­a dall’onda d’urto (come la ferramenta Il Chiodo Fisso e l’agenzia di pulizie Diablo di via Panigale) e chi, come la Snai vicina, ha avuto solo un piccolo danno esterno, al punto da essere usata dal 118 quasi come un improvvisa­to ospedale da campo per curare i primi feriti. È andata decisament­e peggio alle due concession­arie di automobili che si trovano ai due lati del ponte crollato: la Fiat Maresca e Fiorentino di via Marco Emilio Lepido e la Peugeot-Citroen Campani Group di via Caduti di Amola. La situazione più pericolosa in quest’ultima concession­aria, con un ampio piazzale di auto andate a fuoco e un incendio-bis che ha causato diverse esplosioni e ha dato lavoro in più per un’ora ai vigili del fuoco: «Fortunatam­ente eravamo chiusi per pranzo — racconta un dipendente — fosse accaduto un’ora dopo non oso immaginare cosa sarebbe successo. Stavo recuperand­o le chiavi di un’auto, avevo visto il fumo ma non avrei mai immaginato che saltasse tutto: una collega che stava pranzando è stata tagliata al viso dalle vetrate crollate. Sembrava una bomba, 40 tra auto e furgoni sono carbonizza­ti». Non va certamente meglio a «Maresca e Fiorentino»:

Una collega che stava pranzando è stata tagliata al viso dalle vetrate crollate Eravamo chiusi per pranzo, fosse accaduto un’ora dopo non oso immaginare che sarebbe successo

 ?? Sereno ?? Mattia, 15 anni. ferito con il suo fratello gemello
Sereno Mattia, 15 anni. ferito con il suo fratello gemello

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