Passante, nuova lite. Ecco Conte
I costruttori: per evitare queste tragedie serve la bretella a Sud. Arriva il premier: vicino alle vittime
L’incidente di Borgo Panigale riapre le polemiche sulle soluzioni per il nodo autostradale di Bologna. Forza Italia e i costruttori di Ance: «Serve il Passante Sud». Il Pd: «No a ciniche polemiche». Il ministero valuta un’indagine sulla sicurezza del tratto interessato. Oggi il premier Conte in città: «Vicino alle vittime».
L’asfalto dell’autostrada che taglia a metà Bologna è ancora rovente per l’incendio che lo sovrasta quando Manes Bernardini, leader del movimento civico Insieme Bologna, trasforma per primo il tragico incidente sull’A14 in un fatto politico. «Il tempo è scaduto: costituiremo un “comitato civico” a sostegno dell’idea del Passante Sud». Era impossibile immaginare che ciò che è accaduto ieri non avrebbe riaperto le polemiche sul nodo bolognese, proprio nei giorni in cui il ministero dei Trasporti ha escluso interventi diretti sull’autostrada e pensa piuttosto a potenziare la tangenziale. Passa poco prima che anche Forza Italia rilanci, prendendo di mira il sofferente progetto del Passante di mezzo e le ultime ipotesi del governo LegaM5S: «È necessario dare risposte vere e non palliativi inutili: serve il Passante Sud». «O da nord o da sud, Bologna ha bisogno di un’alternativa», alzano la voce anche i costruttori di Ance. Gli enti locali a trazione dem abbassano i toni: «È il momento dei soccorsi, non delle polemiche», dice il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Ma l’eco del boato bolognese è arrivato a Roma: il premier Giuseppe Conte oggi sarà a Bologna, il vicepremier Luigi Di Maio riferirà presto in aula, mentre il ministro Danilo Toninelli promette interventi «per evitare che simili tragedie capitino di nuovo». E valuta di aprire un’indagine (chiesta da un gruppo di senatori del Pd) per verificare che tutti i requisiti di sicurezza siano stati rispettati. Anche da Autostrade.
Lo scoppio di ieri ha risvegliato politica e polemiche come raramente accade ad agosto. Alcuni, come l’assessore regionale Raffaele Donini, sono rientrati subito dalle ferie. Altri hanno passato la giornata sul luogo dell’incidente, come la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, l’assessore regionale Paola Gazzolo e quello comunale Alberto Aitini. Ma è sui social network prima, e sulla agenzie dopo, che l’incidente di ieri ha innemostra scato una nuova battaglia politica sulla mobilità bolognese. Il civico Manes Bernardini ha preparato la miccia con il primo post, i forzisti Anna Maria Bernini e Galeazzo Bignami hanno acceso quella miccia. «Avevamo più volte detto che quanto avvenuto era un rischio concreto. Servono soluzioni definitive. Non lo è il Passante di mezzo — scrivono — la cui inadeguatezza si è dimostrata oggi in tutta la sua fragilità. E non lo è la banalizzazione, che sarebbe stata travolta da quanto avvenuto. Bisogna aprire una nuova arteria viaria a sud». Nemmeno i costruttori di Ance Bologna temono di alzare la voce in un momento così delicato. «L’incidente a Borgo Panigale di- che serve un’alternativa, anche di spazio fisico, al nodo di Bologna. In caso di incidente sul tracciato attuale — dice il presidente Giancarlo Raggi — si spezza l’Italia: o da nord o da sud, servono un’alternativa e il completamento dell’anello, possibile solo a sud». Altrimenti il rischio è che accada ciò che è successo ieri, cioè che «la logistica e il trasporto del Paese vengano paralizzati e si scarichi sulla viabilità ordinaria un traffico folle».
Polemiche che il governo, che oggi sarà rappresentato in città dal premier Giuseppe Conte, decide di evitare. «Stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi di quanto accaduto nel Bolognese e nel Foggiano (dove in un altro incidente sono morti 12 braccianti stranieri, ndr). Massima vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti. Approfondiremo le cause degli incidenti e interverremo, laddove possibile, per evitare che simili tragedie capitino di nuovo», scrive il ministro Toninelli, mentre
Domani sarò a Bologna per portare la vicinanza di tutto il Governo ai feriti e ai familiari delle vittime Un grazie alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai soccorritori
Merola e Bonaccini Sindaco e governatore hanno deciso di interrompere le ferie e rientrare in città
fonti del ministero definiscono «vergognosa qualunque strumentalizzazione». Anche il sottosegretario Michele Dell’Orco non apre scontri: «In queste ore tragiche siamo al fianco delle famiglie delle vittime». Il vicepremier Luigi Di Maio assicura che il governo risponderà presto alle richieste urgenti di informativa arrivate da diversi senatori, tra cui Pier Ferdinando Casini. Il segretario del Pd bolognese Francesco Critelli invece non fa sconti e chiede agli «sciacalli» di tacere: «In questo momento non servono ciniche polemiche». «Bologna sa reagire e agire, questa è la forza della nostra città», scrive il sindaco Virginio Merola, che come Bonaccini ha interrotto le sue ferie per tornare in città. Oggi la politica al completo, a partire dal premier Conte, sarà al fianco dei feriti. Inclusa Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, che chiede «uno sforzo condiviso» per ridurre le sostanze infiammabili che viaggiano su gomma.