Corriere di Bologna

Difesa, rinforzi più lontani Bigon tentenna e non chiude

Silvestre non aspetta oltre e va all’Empoli. Tonelli costa tanto

- Di Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’Empoli è arrivato dove il Bologna non è voluto arrivare, magari pensando che per il suo passato glorioso non potesse esserci un confronto tra le due piazze e di conseguenz­a alla fine dei giochi sarebbe stato scelto dal giocatore. Invece è successo che Fabrizio Corsi ha chiuso domenica sera Matias Silvestre per 1,2 milioni di euro di ingaggio più un secondo anno alla stessa cifra in caso di salvezza, lasciando il club rossoblù a mani vuote. Perché se da una parte è vero che Riccardo Bigon non avrebbe gradito fino in fondo un difensore di 34 anni, da un’altra va detto che almeno in Italia a certe condizioni economiche e di questo spessore non c’era nessun altro.

La verità è che Silvestre ha aspettato per un paio di settimane il Bologna, avendolo messo in cima ai propri pensieri, ma una volta resosi conto che Bigon tardava a chiudere il cerchio e soprattutt­o non dava l’impression­e di voler arrivare alla cifra che gli stava offrendo l’Empoli ecco che si è deciso ad ascoltare le sirene di Corsi. Che non ha il patrimonio economico di Saputo ma che quando vuole un giocatore non ci sta a rimuginare tanto su, sapendo quanto può diventare importante Silvestre per l’Empoli in chiave salvezza.

Il Bologna ora potrà dirci che Silvestre gli interessav­a così e così, ma il punto è un altro. Questo: detto che l’ex Samp è più forte di Gonzalez, tutto dipenderà a questo punto da quella che sarà la risposta del club rossoblù. Se la sua scelta cadrà su Lorenzo Tonelli, tanti applausi, se di contro sotto le Due Torri finirà per sbarcare un difensore straniero che non è affidabile da subito (o magari addirittur­a nessuno), sì, il Bologna eccome se sarà criticabil­e per aver perso con i suoi tentenname­nti Silvestre. Perché Pippo Inzaghi ha bisogno di un centrale che comandi la difesa, considerat­e anche le difficoltà di Sebastien De Maio (abbiamo capito il motivo per il quale Pantaleo Corvino non lo riscattò l’estate passata) e di Filip Helander. A proposito di SuperPippo gli diamo un consiglio spassionat­o: si faccia sentire, perché a forza di accontenta­rsi di quello che passava il convento Roberto Donadoni ha quasi dovuto lasciare Bologna di notte e a fari spenti.

Qual è a oggi lo scenario legato a Tonelli? Il Napoli lo dà ma pretende tanti soldi, essendo l’unico difensore italiano che c’è sul mercato capace di rafforzare una squadra. In pratica, l’ex Empoli lo vogliono Samp, Torino e Cagliari, ma alle condizioni del Napoli nessuno almeno per il momento è disposto a chiuderlo. Il discorso vale ancora di più per il Bologna, che al di là del prestito oneroso non è disposto neanche ad accettare l’obbligo di riscatto nel giugno prossimo. Il mercato chiude tra dieci giorni.

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