«Sfuma la caserma al Pilastro Dove sono finiti quei soldi?»
«Il voto dei senatori pd un errore. Ma ora devono rimediare»
«Parlano di rimodulazione, ma è solo un bluff: questa è incompetenza mescolata ad arroganza». Il sindaco Virginio Merola si scaglia contro il governo Lega-M5S per il congelamento dei fondi per le periferie. «Spieghino ai cittadini perché non vogliono una caserma al Pilastro e un archivio per la Cineteca».
Prima lo stop al Passante di mezzo, ora il congelamento dei fondi del piano per le periferie. C’è un accanimento del governo LegaM5S contro i progetti del centrosinistra e delle sue amministrazioni?
«Secondo me sono in ansia — risponde il sindaco Virginio Merola — per tutte le promesse che non sanno come finanziare. A questo si aggiunge una certa improvvisazione nel cercare di dare segnali sul fatto che stanno concludendo qualcosa. Un po’ di trionfo dell’incompetenza, mescolato ad arroganza. Sono soldi già stanziati, i progetti esecutivi sono stati presentati: manca solo la firma delle convenzioni per procedere».
Per il M5S è solo una «rimodulazione» di risorse, a fronte di un miliardo «liberato» per gli investimenti.
«La rimodulazione è un termine da Prima Repubblica, quei soldi sono bloccati. Fanno un annuncio, dicendo che hanno finalmente sbloccato gli investimenti dei Comuni, mettendo dentro soldi già stanziati, approvati e attribuiti dal precedente governo. È solo un grande bluff, la peggiore politica del passato. Bologna aspettava 18 milioni per la nuova caserma dei carabinieri al Pilastro e l’archivio della Cineteca al parcheggio Giuriolo: dove sono?».
Poi ci sono i 40 milioni di euro della Metropoli.
«Sì, erano due tranche. Prima i fondi alle Metropoli e poi quelli ai Comuni capoluogo. Mi auguro che non “rimodulino” anche quelli, in molti casi i progetti sull’area metropolitana sono già partiti».
Potrebbero esserci cause
” Bologna aspettava 18 milioni per la nuova caserma dei carabinieri al Pilastro e l’archivio della Cineteca al parcheggio Giuriolo: dove sono?
” Chi governa non ha preso i voti di tutto il popolo italiano, in un Paese civile e democratico non esiste una maggioranza che fa quello che gli pare
o ricorsi, anche da parte vostra?
«Intanto chiediamo con forza al Parlamento di lottare per rivedere questo emendamento al Milleproroghe. Non si capisce perché per sbloccare i loro investimenti devono bloccare questi fondi. Non ha alcun senso, se non quello propagandistico».
A favore dell’emendamento hanno votato anche i senatori del Pd...
«È stato un errore, spero sia stata una distrazione. Adesso hanno tutto il tempo di rimediare alla Camera e spero sarà così».
E se la battaglia in Parlamento non basterà?
«A quel punto, a settembre, i sindaci chiamino le associazioni delle loro città per protestare contro il decreto. Se questo è l’anticipo di come vogliono fare la legge di Stabilità bisogna prepararsi al peggio. Chi governa non ha preso i voti di tutto il popolo italiano, in un Paese civile e democratico non esiste una maggioranza che fa quello che gli pare».
Ma non è che il problema sono «i ritardi nell’elaborazione dei progetti completi» di cui parla il M5S?
«Che i Comuni, dopo i tagli al personale, abbiamo difficoltà nella progettazione è noto. Ma un governo serio dovrebbe aiutarli, non cancellargli i progetti. Basta con questo centralismo da “democratura” putiniana. Se i fondi non arriveranno dovranno rendere conto ai cittadini, spiegare perché non ci sarà una nuova caserma per una maggiore sicurezza del Pilastro e quale volontà anti-casta c’è dietro la scelta di non dare un nuovo archivio alla Cineteca. Escano da Internet e guardino in faccia la realtà, non guasterebbe».