Corriere di Bologna

Quei 120 milioni che sembrano spariti nel nulla

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ammonta a quasi 180 milioni il totale dei fondi per le periferie promessi dai precedenti governi all’Emilia Romagna. Non tutti verranno congelati: il M5S ha specificat­o che i primi 24 progetti in graduatori­a sono salvi e finanziati. Il resto? «Mere promesse», tagliano corto i 5 Stelle.Tra i fondi al sicuro ci sono i 40 milioni della Città metropolit­ana di Bologna, divisi in 29 progetti in giro per la provincia. Salvi anche i 18 milioni di Modena, sesta in graduatori­a, per la periferia Nord della città. Il problema sono gli altri 120 milioni circa, congelati fino al 2020 (nella migliore delle ipotesi). Ci soni i 18 milioni per la città di Bologna, con l’archivio della Cineteca al Giuriolo e la caserma al Pilastro. La stessa cifra è attesa a Rimini per il lungomare Nord e a Ferrara, che con 18 milioni vuole cambiare il volto del quartiere Darsena. Parma, con poco meno di quella cifra, ha progettato un pacchetto di interventi che va dalla riqualific­azione dell’ex Cral Bormioli al recupero dell’Ospedale Vecchio. Con 17,8 milioni Reggio Emilia vuole rilanciare il quartiere storico Santa CroceReggi­ane. Mentre Ravenna contava su 12,8 milioni per dare nuovo smalto al suo porto industrial­e. Poi c’erano 16 milioni tra Forlì e Piacenza e 1,8 milioni a Cesena: tutti rischiano di restare assegni scoperti.

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