ECCO L’ORESTEA SUL CONCETTO DI EROE
A L’Arboreto è in corso la residenza artistica del coreografo Enzo Cosimi che sta lavorando su «Agamennone», la prima delle tre tragedie di Eschilo. Stasera c’è la prima prova dello spettacolo. In scena Alice Raffaelli e Giulio Santolini
Dal primo agosto è tornata in residenza a L’arboreto di Modaino, il teatro dimora immerso in un vero arboreto di sei ettari nel Riminese, la Compagnia Enzo Cosimi. Dopo aver portato a compimento la trilogia sulle passioni dell’anima, di cui fanno parte Fear Party, Estasi (in residenza a L’arboreto nel 2016) e Thanks for Hurting Me, l’artista inizia ad esplorare un nuovo territorio delle passioni, legate al mito dell’eroe. Durante la residenza, che prosegue fino al 15 agosto per la ricerca e la produzione del nuovo spettacolo Orestea – Agamennone primo studio, è possibile assistere ad una prova aperta al pubblico, a ingresso gratuito, del nuovo spettacolo: stasera alle ore 18.30.
«Orestea», una trilogia composta da tre tragedie di Eschilo, è il pretesto per il coreografo e regista romano, che firma anche scene e costumi, per indagare di nuovo il tema dell’eroe su cui già nei primi anni ’90 aveva lavorato, realizzando alcuni dei suoi spettacoli più fortunati. Ora torna di nuovo ad approfondirlo con uno sguardo completamente diverso, spiega una nota della compagnia. Il concetto di eroe è profondamente cambiato e il tentativo è quello di mostrare la sua fisionomia in una nuova luce che guardi alla contemporaneità.
Lo spettacolo vede la presenza di due interpreti già da qualche tempo assidui nel lavoro di Cosimi, Alice Raffaelli e Giulio Santolini. Ad essi si aggiungerà un giovane che per la prima volta collabora con la compagnia, Matteo De Blasio. Il progetto vedrà nuovamente la partecipazione del video artista Stefano Galanti.
Cosimi è tra i più autorevoli autori della coreografia contemporanea italiana. Coreografo ospite del Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro Comunale di Firenze, ha firmato nel tempo con la sua compagnia produzioni per i più prestigiosi festival e teatri internazionali, collaborando con artisti dell’eccellenza italiana e internazionale. Nella sua carriera ha messo a segno
più di quaranta produzioni, tra cui Sopra di me il diluvio, presentato alla Biennale di Venezia nel 2014 che ha ottenuto il Premio Danza&Danza 2014 come migliore produzione italiana dell’anno. Nel 2015 ha debuttato Fear party, prima tappa del progetto sulle passioni dell’anima. Nel 2016 è stato presentato, in co-produzione con il Teatro di Roma, la seconda creazione del progetto, Estasi, che ha indagato il rapporto tra il desiderio e i suoi aspetti più profondi generati oggi nella società contemporanea. Anche questo spettacolo, come detto, è nato in residenza a L’Arboreto di Mondaino.