Festa dell’Unità, c’è il duello Bonaccini-Fontana
Il 25 agosto alla kermesse in Fiera il dibattito tra il governatore e l’esponente del Carroccio
Anche nelle Feste dell’Unità che stanno per aprirsi, quella provinciale di Bologna e quella nazionale di Ravenna, non ci saranno grandi confronti con gli esponenti del governo. L’invito fatto al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Bologna, che sarebbe stato quanto mai attuale e interessanti visti i tanti temi sul tappeto a partire dal passante di mezzo, è stato declinato e così è stato anche per l’invito al vicepremier Luigi Di Maio per la Festa nazionale di Ravenna.
Unica eccezione sarà la presenza del presidente della Camera, Roberto Fico che sarà presente a Ravenna insieme a quella del sottosegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti.
La prima Festa provinciale di Bologna dell’Unità alla Fiera sarà una delle edizioni più complicate della storia dopo il tracollo del partito alle Politiche e con la presenza di un’altra festa concorrente al Parco Nord, paragonabile per certi versi a quella del lontano 1999, la prima Festa dopo aver perso la città contro Guazzaloca. E non avrà come al solito grandi riflettori puntati. Tra i dibattiti però c’è una novità degli ultimi giorni: il confronto, sabato 25 agosto, tra il governatore Stefano Bonaccini e quello della Lombardia, Attilio Fontana. L’incontro che sarà aperto dal dirigente del Pd, Saverio Vecchia, si concentrerà sull’attualità politica e soprattutto sui temi dell’autonomia visto che Lombardia ed Emilia sono tra le regioni, insieme al Veneto, ad avere avviato il percorso.
Intanto ieri è arrivato il bilancio di chiusura della Festa del Pd regionale di Casalgrande che ha fatto registrare un’impennata della partecipazione e incassi alti. Questi i numeri diffusi ieri dal partito: gli oltre 130 mila visitatori che hanno frequentato la kermesse hanno assicurato alle casse dei dem di Casalgrande un’entrata di poco superiore al milione e 150.000 euro. Sono invece stati 47.300 i pasti serviti e 69 gli spettacoli gratuiti offerti.
Più che una buona notizia di questi tempi, una specie di miracolo. Ora l’attenzione si sposta a Bologna e a Ravenna che aprono alla fine della prossima settimana: sarà interessante vedere che partecipazione ci sarà dopo la sberla delle elezioni.