Fortitudo, ora o mai più
Festa per 300 tifosi in piazza Azzarita, la squadra parte subito per il ritiro Rossa la nuova terza maglia. Martino: «Vecchi? No. Per vincere serve un gruppo esperto» Il capitano Mancinelli
L’arrivo su piazza Azzarita in pullman, arrivando da Porta Lame, con i tifosi ad aspettare per far festa, sarebbe la prassi del ritorno notturno dalle vittorie importanti, tipica immagine di chiusura e non di apertura di stagione. La Fortitudo che deve andarsi a prendere la Serie A nel 2019 non ha paura di sfidare le consuetudini, né la superstizione, visto che il primo passo dell’anno nuovo l’ha mosso di venerdì 17, alle ore 17.
Fumogeni, cori e bandiere come da protocollo e prima foto di squadra sul marciapiede, rispetto agli anni scorsi cambia solo il lato del palazzo ma si tratta di una scelta forzata perché sotto la curva Schull ci sono lavori in corso e l’ingresso è transennato. Sulla piazza c’è più spazio che su via Nannetti e forse è per questo che la gente sembra un po’ meno del solito, anche se il calore è quello di sempre e non c’è giocatore che non se ne dichiari meravigliato, soprattutto i nuovi (il più sinceramente emozionato, Benevelli).
Le frasi sono inevitabilmente le solite, quelle da primo giorno, difficile andar fuori dal protocollo. «Alla Fortitudo porterò innanzi tutto difesa» è la prima cosa che dice un sorridente Kenny Hasbrouck, ben sapendo che da lui è l’ultima cosa che ci si aspetta e che semmai l’hanno preso per far canestro. «Dopo otto anni conosco abbastanza l’Italia e so qualcosa della Fortitudo, questo penso che sia solo un piccolo antipasto» aggiunge Marty Leunen indicando la folla che lo abbraccia e un po’ l’ha già individuato come nuovo leader. Mischiandosi al gruppo che sfoggia le nuove polo a strisce orizzontali bianche e blu, per ora senza sponsor principale, l’unico annuncio importante che ancora manca («Ne saprete di più solo a fine mese» dice Carraretto) per iniziare la stagione davvero al completo. «Ma se firmi per la Fortitudo, tutto questo più o meno te lo aspetti» rimette tutto nella sua dimensione il sempre realista Antimo Martino.
Già freddo di natura, la vistosa abbronzatura di fine vacanze ne accentua se possibile l’aria imperturbabile, quasi fino al distacco, qualità che certo gli saranno molto utili in Fortitudo. «Contentissimo del mercato e della squadra che portiamo in ritiro. E non siamo vecchi: ne parlavo con Carraretto, lui giocava nella grande Siena che per vincere si affidava sempre ai veterani». La pressione, per il coach molisano, proprio non sembra essere un problema. «L’obiettivo è chiaro, andare su, in un modo o nell’altro non mi interessa, subito o nei playoff. Certo che la stagione regolare quest’anno conta di più ma dobbiamo essere pronti a tutto, per questo con lo staff abbiamo pensato a una preparazione normale, più o meno il solito numero di amichevoli e gli stessi carichi di lavoro degli altri anni. Per arrivare pronti alla prima di campionato, visto anche il calendario durissimo che abbiamo all’inizio».
Dopo il saluto della piazza la squadra è subito partita per Lizzano, dove da oggi iniziano i lavori. Allenamento a porte aperte alle 17 e stasera la tradizionale festa con i tifosi, mentre sempre a Lizzano nel weekend prende il via anche la campagna abbonamenti, che solo da lunedì apre anche in città, al Point di via San Felice e in sede a Castel Maggiore. Prima amichevole soltanto a fine agosto, al torneo di Cervia.