Corriere di Bologna

Parco Nord, ecco l’altra kermesse «Loro hanno la Boschi, noi la Bertè»

- O. Ro.

Da sempre uomo di sinistra, alle ultime elezioni politiche ha scelto il Movimento Cinque Stelle anche se poi si è sentito tradito dall’alleanza del Movimento con la Lega di Salvini. L’attore Ivano Marescotti torna ad incrociare i guantoni con quel che resta del Pd. I fatti: l’attore è stato invitato alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna il prossimo 25 agosto per uno spettacolo teatrale. E lui ha certamente gradito visto che non lo invitavano da una decina d’anni. Però nei giorni scorsi ci ha tenuto a precisare che non ha affatto cambiato idea sul Pd e che andrà alla festa da antipatizz­ante. Apriti cielo: la consiglier­a regionale Pd, Manuela Rontini, non ha apprezzato l’invito fatto dal segretario nazionale del Pd, Maurizio Martina e ieri lo ha scritto sui social.

«Ho sempre ritenuto fosse sbagliato invitarlo quest’anno alla Festa — ha scritto l’esponente del Pd — anche come artista (che, tra l’altro, stimo): non ho infatti memoria di un suo spettacolo conclusosi senza il solito comizietto politico». Poi dopo aver letto che Marescotti andrà alla Festa come antipatizz­ante ha aggiunto: «Non ho capito in che veste viene. A me hanno insegnato che quando si va in casa d’altri non si offende, né si pretende di dettar legge. Ma sarò all’antica».

Rontini sarà anche all’antica ma Marescotti sembra divertito dalla polemica e non ne lascia passare una. «Ho detto che vado da antipatizz­ante e lo confermo ma ho detto anche che si apre una porta perché evidenteme­nte se hanno ritenuto di invitarmi ad una Festa dell’Unità dopo dieci anni sicurament­e lo considero un segnale di attenzione e di rispetto».

E poi a chi gli riferisce della presa di posizione pubblica della consiglier­a regionale del Pd, Marescotti risponde con queste parole: «Ma che discorso è? Si mettano d’accordo tra di loro, io trovo assurdo che uno non può avere le proprie idee. Non cambierò certo opinione per andare a fare uno spettacolo teatrale alla Festa dell’Unità».

Il suo voto per i Cinque Stelle aveva fatto molto rumore ma l’alleanza post elezioni con la Lega ha cambiato molto l’umore dell’attore e la consideraz­ione verso il movimento guidato da Luigi Di Maio. «Io votai per i Cinque Stelle perché essendo un militante della sinistra volevo mandare a casa un governo di centro-destra come quello del Pd. Poi è chiaro che se i dem avessero risposto all’appello di Roberto Fico le cose sarebbero potute andare diversamen­te. Hanno detto che erano contenti di vederli al governo con la Lega e siamo a questo punto». Però sono andate in quell’altro modo e ora il Movimento è alleato della Lega. «I Cinque Stelle — ragiona ad alta voce Marescotti — li vedo ambigui, si stanno facendo mettere sotto da un partito che aveva il 17% e che per me fa politiche razziste».

” Rontini Ho sempre ritenuto che fosse sbagliato chiamarlo alla Festa

” L’attore Ma che discorso è? Non posso mica cambiare le mie idee per un invito a fare uno spettacolo teatrale ad una Festa. Tra l’altro ho detto anche con l’invito si apre una porta visto che non mi invitavano da dieci anni

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