Saputo benedice la gara d’avvio Tutte le lezioni degli altri derby
Lo scorso anno fu protagonista Palacio. Ora è decisivo il temperamento di Inzaghi
C’è il derby, il campionato si comincia così. Con un duello sentito e con Joey Saputo in tribuna al Dall’Ara. Un passo indietro per entrare nella realtà di una sfida che soprattutto per Ferrara vale un pezzo di campionato. Riviviamo in tre immagini gli ultimi Bologna-Spal e Spal-Bologna. La prima: Palacio vince quasi da solo l’andata, è straordinario, imprendibile l’argentino per quelli della Spal. La seconda: i primi dieci minuti della Spal a Ferrara, con il Bologna che assomiglia a un pugile capace solo di prenderle, un colpo, due, tre, calcio di rigore ed espulsione di Gonzalez, gol di Antenucci. La terza: siamo agli ultimi istanti, il Bologna è in 10 uomini, Orsolini mette in mezzo un pallone d’oro, Destro è solo a un metro dalla porta vuota, tiro, alto. Fanno festa la Spal e Ferrara, si disperano il Bologna e Bologna.
Perché siamo partiti da ieri per parlare di oggi? Perché da quello che è stato il Bologna e la Spal devono aver tratto per forza degli insegnamenti, guai se ripetessero gli errori dell’anno passato. Ecco il motivo per il quale il Bologna non dovrà pensare di poter vivere ancora una volta sulle spalle di Palacio, perché è facile intuire che Semplici gli costruirà attorno una gabbia, sapendo bene che tante giocate del Bologna sono figlie del suo talento e della sua capacità di saltare l’uomo e creare la maggioranza numerica. E da quella che è stata la nostra seconda immagine il Bologna deve capire che fin da stanotte serviranno il cuore e il desiderio di Inzaghi per poter essere felice alla fine.
Sì, perché di questi tempi, quando la condizione fisica è ancora quella che è e non hai addosso dosi sufficienti di brillantezza per colpa dei carichi di lavoro, la differenza viene fatta soprattutto dal temperamento. Che è più importante di qualsiasi sistema di gioco. Ebbene, in queste ore i giocatori del Bologna attingano da dentro Inzaghi quelli che sono stati da sempre i suoi concetti, perché se sarà così almeno una prestazione importante la costruiranno. Come il Bologna di ieri era figlio sul campo del carattere di Donadoni, sempre introverso, poco socievole e comunicativo, quello di oggi dovrà obbligatoriamente avere i connotati di Superpippo. Che quando giocava aveva lo stesso ardore e il sacro fuoco del Donadoni giocatore, ma che da allenatore è completamente differente. Per quella che è la sua capacità di non sbagliare mai neanche una virgola nella comunicazione, per l’atteggiamento che in ogni istante evidenzia e per quella sua adrenalina che sprigiona giorno dopo giorno, anche quando è lontano dal campo.
Ieri Inzaghi ha dichiarato che il Bologna dovrà essere la squadra rompiscatole del campionato e che per niente al mondo stanotte potrà avere meno garra della Spal, perché questo è uno scontro diretto che già deve essere vinto. Parole sante. Non dimenticando mai la realtà Spal. Che inevitabilmente è figlia di Semplici, della sua fame di dimostrare le sue capacità e ambizioni, della sua concretezza e del suo pragmatismo. La Spal fa cose semplici nel vero senso della parola ma le fa bene e soprattutto di corsa, ecco perché è sempre molto pericolosa.