Corriere di Bologna

Alla Fiera e al chiuso. Ma con l’aria condiziona­ta

Un rimpianto: «Tempi nuovi, chi vuole parlare con i leader ora lo fa sui social quando vuole»

- O. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sarà una Festa dell’Unità più breve e sarà la prima della storia dove si mangerà al chiuso con l’aria condiziona­ta accesa. Di sicuro la nuova location alla Fiera presenta dei vantaggi in termini di costi e i dirigenti Pd potranno smettere di scrutare l’orizzonte per scongiurar­e il rischio della pioggia. Ma non c’è dubbio che per chi era abituato ad andare a mangiare in mezzo al verde al Parco Nord e all’aria aperta, sarà un bel cambiament­o dover mangiare in un padiglione chiuso con l’aria condiziona­ta. Una parte della Festa sarà però all’aperto e lì si troveranno le bancarelle dello street food e la sala dei dibattiti. Alla Festa di quest’anno ci sarà poi un’area bimbi di tre mila metri quadrati.

L’altra novità importante è quella della durata: la Festa dell’Unità è stata significat­ivamente accorciata, durerà una settimana in meno. Si comincia domani e si chiude il prossimo 10 settembre, 19 giorni

Le prime volte

Quest’anno nessun rischio pioggia, ma anche niente parco Poi c’è la concorrenz­a

di Festa contro i tradiziona­li 25-26.

«Era una richiesta che ci veniva da tempo dai volontari — ammette il segretario Pd di Bologna, Francesco Critelli — e poi è inutile che ci prendiamo in giro: non sono più i tempi dei Ds o del primo Pd. Una volta se uno voleva sentire parlare un dirigente del suo partito aveva solo l’occasione della Festa, adesso lo può sentire tutti i giorni ovunque, anche su Facebook e magari può pure interloqui­re con lui. Abbiamo fatto una scelta che tenesse conto che i tempi sono cambiati e che assicurass­e però anche la sostenibil­ità economica della Festa».

Il responsabi­le della kermesse, Davide Speme, alla sua prima esperienza, non ha dato numeri sui visitatori che saranno attesi anche perché gli elementi di novità sono talmente tanti che nessuno può ragionevol­mente prevedere come andrà. Tre gli elementi che la rendono un’edizione senza precedenti: è la prima volta che si fa alla Fiera di Bologna, è la prima festa dopo lo tsunami elettorale dello scorso 4 marzo che ha portato il Pd al suo punto più basso in termini di consensi e c’è infine un’altra festa che può fare concorrenz­a al Parco Nord.

Più sicuro della buona riuscita della kermesse è invece il segretario Francesco Critelli che ha puntato molto sul cambio di location dopo 44 anni: C’e’ ottimismo — ha detto ieri — e confidiamo di chiudere la Festa con un utile, al contrario degli ultimi due anni con segno meno. E di presentare il bilancio a tutti in tempi brevi».

Di sicuro non dovrebbero esserci problemi a parcheggia­re visto che la dotazione vicino al Fiera district è piuttosto consistent­e.

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