Corriere di Bologna

Per fortuna che c’è Destro

Mattia torna ad allenarsi con il gruppo e fra tutte le punte rossoblù è ancora la più pericolosa: è sicuro di riprenders­i il suo posto

- Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per fortuna che c’è Mattia Destro. E che ieri ha ripreso ad allenarsi con il gruppo. Pensatela come volete e la pensino come vogliono anche a Casteldebo­le, almeno per noi è sempre bello sapere che Destro c’è. E lo ringraziam­o anche per aver detto no anche alla Sampdoria, perché dopo quello che abbiamo visto domenica contro la Spal il Bologna eccome se avrà bisogno anche di Destro. Che è stato informato dal suo procurator­e sul desiderio della Samp, ma ancora una volta ha detto a Luca Puccinelli che non si sarebbe mosso. A fine mercato il Bologna ha tenuto a far sapere di non essere mai stato chiamato da Sabatini, ma anche se prendessim­o per buona questa versione la verità è che Destro non ha consentito che la trattativa cominciass­e. Vai a sapere se è lo stesso uccellino che ha cantato alle orecchie di Aurelio De Laurentiis su Pallotta che «sarebbe legato in qualche modo anche al Liverpool» (dalla Roma è arrivata una ferma e sdegnata smentita), perché anche sul tema Destro qualcosa ha sussurrato, e cioè che in caso di sì del giocatore qualcuno della società rossoblù sarebbe stato disposto a darlo e qualcun altro no, avendo l’occhio più lungo ed essendo magari anche più realista. Poi anche per un altro motivo: Destro sarebbe stato sostituito da… Avenatti. Come dire: c’è un limite a tutto. Destro ha motivato il no alla Samp con la voglia di non lasciare Bologna e il Bologna da sconfitto, e anche per la sua convinzion­e di potersela tranquilla­mente giocare con gli altri attaccanti rossoblù. Come dargli torto, perché in questo Bologna l’unico che deve avere sempre il posto assicurato quando sta bene fisicament­e è Rodrigo Palacio, che ha quasi 37 anni. Avete capito perché siamo felici che Destro sia rimasto? E lo diciamo da settimane, non solo dopo quanto è accaduto contro la Spal. Volendo sperare che Santander con il passare dei giorni diventi un attaccante affidabile, perché se continuass­e a lungo a essere quello di domenica sarebbe una palla al piede. Come è stato accusato di essere più di una volta Destro. Il quale nell’annata dispari ha comunque segnato 6 gol e in quella pari ne ha fatti 11. Ora, che Destro ci abbia messo anche tanto del suo in questi suoi campionati deludenti a Bologna lo abbiamo scritto un centinaio di volte, ma senza voler tornare su quello che è stato fino a giugno prendiamo quello che è accaduto tra luglio e agosto. Nel corso di questi mesi il Bologna è rimasto ancora una volta in mezzo al guado. In questo senso: vuoi fargli capire che deve andare via? Bene, lo lasci a casa e lo fai allenare da solo mettendogl­i a disposizio­ne un preparator­e atletico. Invece è successo che il Bologna lo ha portato in ritiro e poi gli ha comunicato che sarebbe stato la quarta punta, avendo davanti Palacio, Santander e Falcinelli. Magari potrà anche averlo fatto per motivarlo, ma conoscendo­lo ormai da tre anni avrebbe dovuto muoversi in un altro modo. Un luogo comune: Destro non rincorre e non aiuta rispetto a Santander che come minimo ti consente di giocare sempre 11 contro 11… Se Santander si avvicinass­e all’Inzaghi attaccante potrebbe andare bene, ma sarà mai così? E allora l’Inzaghi tecnico dia a Destro le stesse opportunit­à che dà a Santander e a Falcinelli. Anche perché tra una corsa in meno e un gol in più, è più costruttiv­a la seconda.

Il tira e molla

Divergenza di idee nel club sulla sua cessione, ma l’attaccante ha detto subito no alla Samp

 ?? In attacco ?? Mattia Destro ha rifiutato tutti i club che lo avevano cercato, vuole riprenders­i il Bologna
In attacco Mattia Destro ha rifiutato tutti i club che lo avevano cercato, vuole riprenders­i il Bologna

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