Nel Pd ora c’è voglia di congresso
Critelli: prima possibile, non è più tempo di tatticismi. Poi a Lepore e Lombardo: nessuna arroganza
«Serve il congresso nazionale. Bisogna farlo il prima possibile perché per il nostro partito non è più tempo dei tatticismi». È il passaggio obbligatorio per il rilancio sul quale si sofferma di più il segretario provinciale del Pd, Francesco Critelli, all’apertura della Festa dell’Unità che dopo 44 anni segna lo storico cambio di location dal parco Nord alla Fiera. Da segnalare l’assenza del sindaco Virginio Merola: presenti invece gli assessori Alberto Aitini, Virginia Gieri, Matteo Lepore e Marco Lombardo,
Un’edizione che arriva «nel periodo più difficile per il partito», sostiene Critelli, che mette subito in guardia il popolo dem sui rischi che si corrono l’anno prossimo alle elezioni regionali. «Anche a turno unico l’Emilia-Romagna è diventata contendibile, perché il M5S è il primo partito e il centrodestra la prima forza di coalizione. E per quell’appuntamento credo serva partire dalla conferma di Stefano Bonaccini come candidato. L’ottimo lavoro svolto lo dimostra». Per quanto riguarda le elezioni amministrative del 2019, dal palco viene anticipato che il Pd si presenterà con coalizioni di centrosinistra allargato, «anche a esperienze civiche, ma non a quelle che ci hanno contrastato e per interesse ora guardano a noi, ripartiamo dalla sconfitta dolorosissima di Imola». Ma è inevitabile, il tema che terrà banco almeno per i primi giorni, e probabilmente per tutte le 19 date di manifestazione in viale Aldo Moro è soprattutto la nuova sede per stand, ristoranti, sale e dibattiti. «A tutti quanti chiedo pazienza, qualcosa all’inizio non funzionerà, questa scelta non mi ha fatto dormire la notte ma in tutte le occasioni di confronto era emersa come una necessità — aggiunge Critelli —. Ringrazio tutti i volontari. E la dedichiamo ai morti e i feriti di Borgo Panigale, di Genova e a chi muore in mare con la vergogna di un governo che blocca i barconi». Tra i padiglioni ancora in fase di allestimento e un’organizzazione da mettere a punto, Critelli non si è sottratto nemmeno a una replica agli assessori Lombardo e Lepore che avevano attaccato il segretario dem che aveva invitato il Pd emiliano-romagnolo a farsi un’esame di coscienza. «Da parte nostra non deve mai esserci e non c’è arroganza, ma serve fermezza nel rispondere colpo su colpo a chi ci attacca con menzogne, non possiamo porgere sempre la guancia — ribadisce Critelli —. Perché non siamo l’avvocato difensore di Autostrade. Non siamo il partito dei potenti». Nella sala dibattiti all’aperto, in realtà non grandissima ma occupata in ogni posto, si sono alternati per il taglio del nastro anche il responsabile delle Feste, Davide Speme, e la deputata Teresa Bellanova, che durante il suo intervento è stata fermata da un contestatore isolato all’urlo di «Vergognatevi»: l’uomo è stato subito allontanato.
«Ritrovare l’identità» è il refrain lanciato anche dal segretario regionale Paolo Calvano e dal deputato Luca Rizzo Nervo, che per la nuova location parlano di «una scommessa, la logistica al coperto può aiutarci a non perdere giorni preziosi a causa del maltempo». Un cambio di marcia che per questioni di restyling, e di rosso nei bilanci passati, si tenta di far passare anche da luoghi nuovi. Intanto però da Imola il M5S, attraverso la consigliera regionale Silvia Piccinini, attacca perché non sarebbe stato ancora pagato il debito con l’Ausl locale per i servizi offerti durante la Festa imolese dell’anno scorso.