Tre avvocati bolognesi e l’esposto per la Diciotti: «Sequestro di persona»
Tre legali bolognesi ai pm di Catania: «È sequestro di persona»
Un esposto contro Salvini per la gestione della nave Diciotti, ferma da giorni davanti al porto di Catania con il suo carico di 150 migranti a cui il Viminale ha impedito di sbarcare. Intendono presentarlo alla Procura della città etnea tre avvocati bolognesi. Nel documento, annuncia su Facebook l’avvocato bolognese per i diritti Lgbt Cathy La Torre, che sta lavorando al caso insieme ai colleghi Michele Giarratano e Fabio Nacchio, si ipotizza il sequestro di persona o altri reati che la magistratura intenderà ravvisare.
«È intollerabile restare immobili mentre 150 persone sono trattenute su una nave militare, contro la loro volontà, per il diktat di Salvini», ha scritto La Torre sul social network. «Un ministro come un Duce impone le sue scelte al di sopra di ogni norma, regola, convenzione, umanità». Con l’atto si intende porre all’attenzione del Procuratore di Catania «un accadimento che si protrae da tre giorni e si inserisce nell’ambito di un più ampio dibattito pubblico, affinché vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza».
Nell’esposto si ripercorrono le ultime fasi della vicenda: con l’indicazione di attracco del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, la mancata autorizzazione di sbarco dei 177 migranti imposta dal titolare del Viminale e la successiva autorizzazione per far scendere solo i 29 minori non accompagnati, in seguito all’intervento della Procura minorile. Invece, nonostante analogo intervento del Garante dei detenuti , il resto dei passeggeri sarebbe tutt’ora trattenuto contro la propria volontà in violazione dell’articolo 13 della Costituzione e dell’articolo 5 Cedu». L’invito agli altri avvocati è di sottoscrivere l’atto.