Pippo preoccupato: «Servono punti in fretta»
E sulle occasioni mancate: «Non possiamo sbagliare gol del genere»
TORINO — Nel silenzio ovattato e surreale dello stadio Grande Torino, il Bologna è riuscito quasi a far peggio che al debutto contro la Spal. Stavolta è arrivato un punto, certo, ma bisogna anche fare la tara a un Frosinone che lo stesso tecnico ciociaro Longo aveva descritto come un «cantiere totalmente aperto» dopo la prima giornata e che ieri ha persino lasciato il Piemonte con «un pizzico di rammarico», dopo un secondo tempo più incisivo rispetto a quello giocato dal Bologna. Il dopopartita rossoblù invece vede Filippo Inzaghi masticare amaro: «Sinceramente speravo di vincere questa partita, invece nella ripresa ci siamo disuniti andando ognuno per conto suo. Dobbiamo migliorare e farlo alla svelta».
Si vede che gli rode dentro, che il punto non gli basta. Non può bastargli, evidentemente: «Nel primo tempo abbiamo avuto due occasioni clamorose, nella ripresa è stato salvato sulla riga un tiro di Pulgar: ai punti avremmo meritato di vincerla, ma non è successo. E l’errore è stato non fare gol, perché quelle occasioni potevano indirizzare la partita in modo diverso». Un Bologna arido, che in avanti pur creando tre chance ha palesato molti limiti. E Inzaghi punta l’obiettivo su cosa migliorare dopo 180 minuti senza gol: «Non è solo un problema di attaccanti. Dobbiamo metterli maggiormente in azione: facciamo 20-25 azioni a partita ma ne sbagliamo tante e loro devono muoversi meglio». Poi c’è la ripresa, decisamente da archiviare: «Siamo stati arruffoni, andando ognuno per conto suo lasciando spazi incredibili. Nell’ultima mezz’ora ci siamo allungati, rischiando anche su qualche traversone: forse la squadra si è ribellata alla mancata vittoria. Ma era una partita da vincere ed è un errore nostro non averlo fatto». L’ultima battuta è sul nervosismo di Poli al momento del cambio: «Non ho visto, non so con chi fosse arrabbiato. A tutti dispiace uscire, ma per uno che esce c’è anche uno che entra e ci vuole rispetto». Prima della partita, aveva parlato il ds rossoblù Bigon a Dazn chiarendo un aspetto di mercato: «Non sono previsti arrivi di giocatori svincolati, né adesso né più avanti. Noi siamo abituati a programmare, abbiamo fatto delle scelte in fase di costruzione della squadra e le portiamo avanti con convinzione, perché crediamo nelle qualità del gruppo che abbiamo allestito». Dopo le prime due partite — al netto del fatto che la lista svincolati non offra chissà quali gemme — forse sarebbe il caso di guardarsi maggiormente allo specchio e fare i conti con una disarmante pochezza che non può che preoccupare.
” Non è solo un problema di attaccanti, dobbiamo metterci maggiormente in azione e muoverci meglio Facciamo tante azioni ma ne sbagliamo tante