Corriere di Bologna

L’Emilia-Romagna è la regione in cui calano di più le tasse La Banca d’Italia: ormai è un trend

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Mento tasse per i cittadini emiliano-romagnoli. La nostra regione è quella che più negli ultimi due anni ha visto alleggerir­e il peso dei tributi sui residenti. Lo dice il report sulle «Economie regionali» della Banca d’Italia, rielaborat­o da Il Sole 24 Ore. L’indagine, pubblicata ieri dal quotidiano economico, prende in esame l’entità nel 2017 delle imposte regionali, provincial­i e comunali su una famiglia-tipo. E cioè su un nucleo composto da due genitori con lavoro dipendente e due figli a carico, con un reddito annuo di circa 44.000 euro, una casa di proprietà di 100 metri quadrati e un’utilitaria. In Emilia Romagna il prelievo fiscale ammonta a 1.591 euro nel 2017, pari al 3,6% del reddito medio e inferiore al dato nazionale (1.672 euro). Dati che posizionan­o l’Emilia-Romagna al decimo posto nella classifica delle regioni italiane. Ma il dato più rilevante è un altro. L’anno scorso la pressione fiscale in Emilia Romagna è scesa dell’8,6% rispetto al 2016 e del 22% rispetto al 2015. Nessun’altra regione presenta queste percentual­i. Chi si avvicina di piu’ sono la Liguria (-21,8% nel biennio) e la Lombardia (-20,5%) ma entrambe le regioni, nel 2017, hanno incrementa­to dello 0,6% il prelievo. Il calo qui sembra essere davvero un trend. A livello italiano, la regione con la maggior pressione fiscale è la Campania (2.144 euro) mentre quelle con meno tasse sono Valle d’Aosta (1.160 euro) e Friuli Venezia-Giulia (1.268 euro). La prima regione non a statuto speciale col minor peso fiscale è invece la Lombardia (1.400 euro). Il Sole 24 Ore ha messo a confronto anche i redditi dichiarati nel 2018 con quelli dichiarart­i nel 2016. Lo scostament­o è ormai ridotto al minimo e in quattro città, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Ferrara: anzi, si registra un leggero aumento delle ricchezza pro capite. Ancora in negativo, invece, Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Piacenza e Rimini. Bologna non è nell’elenco dei capoluoghi virtuosi anche se resta la città con il reddito medio più alto: 28.048 euro nel 2016, l’1,09% in meno del 2008.

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