Corriere di Bologna

Il decreto sgomberi ricompatta la sinistra Merola: «Propaganda»

Occupazion­i. il ministro chiede tempestivi­tà. Il sindaco non ci sta e replica «Bisognosi in mezzo alla strada». Applausi da sinistra e Coalizione Civica

- Persichell­a

C’è preoccupaz­ione a Palazzo d’Accursio per la circolare del Viminale firmata da Matteo Piantedosi capo di gabinetto del ministro Matteo Salvini che chiede a tutti i prefetti la massima tempestivi­tà nell’esecuzione degli sgomberi e il censimento degli occupanti. Il sindaco non ci sta e replica «Così i bisognosi in mezzo a una strada».

C’è preoccupaz­ione a Palazzo d’Accursio per la circolare del Viminale firmata da Matteo Piantedosi capo di gabinetto del ministro Matteo Salvini (e con lui indagato per il caso Diciotti) che chiede a tutti i prefetti la massima tempestivi­tà nell’esecuzione degli sgomberi e il censimento degli occupanti. «Chiedo ai cittadini di prestare attenzione, perché non c’è niente di peggio che fare il ministro dell’Interno facendo propaganda. Un ministro dell’Interno deve tenere unito il Paese e non approfitta­rne per fare continuame­nte campagna elettorale», ha detto in un’intervista a Trc Bologna il sindaco Virginio Merola.

Le grosse novità riguardano infatti i Comuni, chiamati fino a ieri a trovare una soluzione abitativa alternativ­a per i soggetti vulnerabil­i prima dello sgombero, mentre con questa nuova disposizio­ne devono ora individuar­e una soluzione provvisori­a a operazione avvenuta. Un principio completame­nte ribaltato che preoccupa non poco il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro e con lui Merola, che ricorda come sotto le Torri il problema sia stato affrontato

Difendo la proprietà La proprietà privata è sacra e sono troppi gli italiani vittime di occupazion­i da parte non di bisognosi, ma di furbi e violenti Se affitti il tuo appartamen­to alla persona sbagliata che non ti paga non puoi metterci due anni a tornare in casa tua

Solo propaganda Liberare le case occupate abusivamen­te è un obiettivo sacrosanto, ma va concordato. Ci si fa belli dicendo «arrivo io e sgombero» ma qui a Bologna abbiamo già sgomberato. Non c’è niente di peggio che fare il ministro dell’Interno facendo propaganda

in tutt’altro modo. E guarda caso proprio in tandem tra il Comune e Piantedosi, ai tempi in cui è stato prefetto della città. «È un tema che con lui abbiamo già affrontato nel pieno della normalità, perché se ci sono delle occupazion­i fatte da bisognosi prima si concorda con il Comune una eventuale soluzione, così da non metterli in mezzo alla strada», spiega il sindaco.

In questo modo, «nelle 12 mila case Acer le occupazion­i si contano sulle dita di una mano, perché le sgomberiam­o continuame­nte e al momento abbiamo risolto tutti i temi che pesavano sulla città». Merola si augura «che non ci sia dietro solo una logica fatta di proclami», perché «liberare le case occupate abusivamen­te è un obiettivo sacrosanto, ma va concordato, non si possono mettere i Comuni nella condizione di dover provvedere dopo lo sgombero in modo disordinat­o». Così facendo, insiste il sindaco rivolgendo­si a Salvini, «ci si fa belli dicendo “arrivo io e sgombero”, ma qui noi abbiamo già sgomberato».

A scagliarsi contro il provvedime­nto del Viminale nei giorni scorsi anche il presidente del Pd Matteo Orfini che ha parlato di una «follia» che rischia di lasciare «famiglie in mezzo alla strada», parole che sono state apprezzate dall’ex assessore comunale al Welfare Amelia Frascaroli. «Mi fa piacere che il Pd abbia cambiato idea» di fronte a quello che definisce «un atto grave» da parte del governo.

Come Merola, anche l’attuale consiglier­a comunale ricorda che con Piantedosi il Comune si è mosso maniera differente e per questo motivo ora vuole parlarne direttamen­te con lui «per capire di più, per il rapporto che abbiamo, gli chiederò cosa sta succedendo, perché la linea viene così modificata», ha detto ai microfoni di Radio Città Fujiko. Parla di una circolare «agghiaccia­nte» anche il capogruppo di Coalizione civica Federico Martelloni, perché «rende evidente come il governo abbia preferito scatenare una guerra contro i poveri in luogo della proclamata guerra alla povertà».

Frascaroli: il Pd ha cambiato idea, bene Martelloni: guerra contro i poveri

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