«Aspettando i barbari», dal ‘77 a Parigi
A Venezia il film girato per due settimane in centro. Prescillia Martin la regista
È sbarcata ieri sera a Venezia, in sala Pasinetti in una sezione dedicata ai film d’autore indipendenti, anche la pellicola scritta, diretta e interpretata da Prescillia Martin, Aspettando i barbari, che partendo dalle ultime vicende economiche politiche europee e dalle grandi manifestazioni che si sono svolte due anni fa a Parigi, ha attraversato anche Bologna.
Due settimane di ripresa nel centro storico della nostra città, in quanto laboratorio politico e teatro dell’ultimo significativo movimento studentesco, naturalmente il ‘77.La regista e attrice parigina, all’esordio, interpreta la ventenne Camille che scopre la politica gradualmente, dalla crisi greca al movimento per occupazione notturna delle piazze francesi conosciute sotto il nome Nuits debout, registrando però una disaffezione da parte dei giovani. Il viaggio intrapreso da Camille alla ricerca di un perché, la porterà a Bologna. Due settimane di ripresa, ciak in piazza Santo Stefano, all’osteria dell’Infedele di via Gerusalemme sotto casa di Romano Prodi e infine nella vecchia sede del Labàs di via Orfeo, oltre a una serie di interni e di portici. Martin, che dopo la realizzazione del film avvenuta nel 2016 è tornata e torna spesso sotto le Due Torri (è anche la protagonista del video dell’ultimo brano scritto e cantato da Guido Elmi, Jumi Juju), nel film intervista diversi protagonisti delle passate stagioni movimentiste fra cui Mireille Perrier, Frédéric Lordon. E nel grande cortile dell’ex caserma Masini ha girato l’incontro con Oreste Scalzone, uno dei leader di Potere Operaio e di Autonomia Operaia durante gli anni di piombo (per più di 20 anni rifugiato in Francia sotto la protezione della dottrina Mitterrand), e Mimmo Calopresti, regista attore e sceneggiatore da sempre sensibile alle tematiche politiche sociali e storiche. Nel cast è presente anche Francesca Collela, mentre diversi operatori bolognesi sono stati coinvolti nelle riprese cittadine. Lotte politiche e di piazza, e anche qualcosa di più. Dal ‘68 al ‘77 fino ai giorni nostri in una rincorsa di suggestioni, racconti, ricordi che si intersecano con in continuo dialogo e confronto con la realtà d’oggi e con quella di una giovane sognatrice. Accolto con curiosità in Laguna, il film dovrebbe uscire nelle sale fra due mesi in novembre con un’anteprima speciale a Bologna. Film girato in meno di due mesi e prodotto dalla Maia Productions di Gilles Sandoz e la Matera Productions del bolognese Francesco Di Silvio operativo da diversi anni a Parigi. Costato più di 800 mila euro ha ricevuto anche il contributo della Film Commission dell’Emilia Romagna.