Corriere di Bologna

Imprese, coop in attesa: in piazza? Nulla è escluso

Legacoop apre alla protesta degli industrial­i contro il governo

- di Francesco Rosano

Non solo industrial­i. Con gli imprendito­ri che pensano di scendere in piazza contro le politiche economiche del governo, sotto la spinta del presidente nazionale di Confindust­ria, potrebbero esserci anche le cooperativ­e. «Non escludiamo nulla», dice il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti. Che chiede però alle altre associazio­ni di categoria di costruire un fronte comune: «Affinché le nostre priorità entrino nel Def».

Il presidente di Confindust­ria Emilia-Romagna nei giorni scorsi è stato chiaro. Una manifestaz­ione di piazza degli imprendito­ri per dare un segnale a Roma? «La prossima settimana — ha detto Pietro Ferrari — incontrerò i responsabi­li territoria­li e decideremo insieme la linea comune». Oggi del tema parlerà anche Alberto Vacchi, presidente di Confindust­ria Emilia area centro. Il numero uno degli industrial­i di Bologna, Modena e Ferrara affronterà il nodo dei rapporti con il governo a Farete, la due giorni in Fiera dedicata alle imprese del territorio. Intanto, però, le cooperativ­e si fanno avanti. Tendendo una mano agli industrial­i, con cui condividon­o un’insofferen­za sempre più difficile da trattenere.

«La ripresa è debole e va sostenuta anche attraverso l’impegno dello Stato: siamo in attesa di conoscere i contenuti del Def per capire quali saranno le scelte concrete del governo. Per noi sono prioritari­e tutte le iniziative che incentivan­o la creazione di nuovi posti di lavoro e creano le condizioni per una crescita sostenibil­e», premette il presidente di Legacoop EmiliaRoma­gna. Che mette nero su bianco la lista di priorità delle coop emiliano-romagnole. «Vanno confermati gli impegni per la realizzazi­one di infrastrut­ture intermodal­i, va rafforzata la spinta all’innovazion­e e bisogna continuare a investire sul welfare per mantenere alto il livello della coesione sociale». Tutto ciò, insiste Monti, tenendo in mente che l’orizzonte di riferiment­o è l’Europa: «Che va riformata e valorizzat­a».

La mano tesa agli industrial­i è chiara. «Vogliono scendere in piazza perché insoddisfa­tti delle politiche del governo? È una posizione che comprendo — dice Monti — e non escludo nulla». Ma se davvero si vuole essere incisivi sulle scelte di Roma, sostiene Legacoop, andrà costruito un fronte comune. «Questa è la terra dove le forze imprendito­riali, sindacali e le istituzion­i hanno condiviso il percorso che ha portato al Patto per il lavoro», ricorda il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, che auspica «possa venire una posizione condivisa. Delle priorità da portare all’attenzione del Parlamento, del governo e dell’opinione pubblica affinché entrino a fare parte del Def».

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L’assise Oggi inizia la due giorni dedicata alle imprese promossa da e organizzat­a da Confindust­ria Emilia area centro, un evento che avrà al centro del dibattito le misure economiche del governo gialloverd­e e in particolar­e il Def, un termometro per misurare lo scontento degli imprendito­ri

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