Periferie, sindaci pronti a manifestare
Pressing sul Fico e Mattarella per i fondi. Pd e FI daranno battaglia alla Camera
L’audizione dell’Anci a Roma non sblocca i fondi della seconda tranche del Piano periferie. I sindaci dell’EmiliaRomagna, Merola incluso, sono pronti a scendere in piazza se necessario. Il presidente dell’Anci regionale Michele De Pascale, dopo essere andato in pressing sul Presidente della Camera Roberto Fico, vuole scrivere a Mattarella. Pd e FI presentano gli emendamenti per ripristinare i finanziamenti. «Combatteremo con le unghie», dice il dem Rizzo Nervo.
Le rassicurazioni sul destino dei fondi del Piano periferie, arrivate lunedì pomeriggio in Consiglio comunale dal M5S, non sono durate nemmeno 24 ore. «Ci saranno novità e ci auguriamo che la stragrande maggioranza dei progetti per le periferie nelle nostre città possa trovare un avanzamento», aveva detto il capogruppo pentastellato Massimo Bugani, trait d’union tra Bologna e il M5S di governo. L’audizione di ieri pomeriggio alla Camera sul Milleproroghe, invece, ha lasciato ai sindaci dell’Anci tutta un’altra impressione: 96 delle 120 convenzioni del Piano periferie restano congelate. Inclusa quella di Bologna: 18 milioni di euro per la nuova caserma dei carabinieri al Pilastro e l’archivio della Cineteca nel parcheggio Giuriolo.
Il presidente dell’associazione nazionale dei Comuni, Antonio Decaro, ha annunciato futuri ricorsi al Tar e una manifestazione dei sindaci: «Siamo pronti a presentarci a Palazzo Chigi e a consegnare le nostre fasce tricolori». Una manifestazione a cui parteciperanno i sindaci dell’EmiliaRomagna, Virginio Merola incluso, pronti a sostenere l’azione dell’Anci. La speranza, anche in Emilia-Romagna, è che marce e ricorsi non siano necessari. Il presidente dell’Anci regionale, Michele De Pascale, le sta provando tutte. Lunedì sera, nel backstage del dibattito tra Roberto Fico e Graziano Delrio alla Festa dell’Unità di Ravenna, ne ha parlato con il Presidente della Camera. Venerdì tornerà in pressing sul sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti, anche lui ospite della Festa nazionale di Ravenna. «L’audizione di oggi (ieri per chi legge, ndr) — lamenta De Pascale — è stata anche irrispettosa nei confronti dell’associazione. Il dibattito è stato liquidato in poco tempo e non si è entrati nelle questioni che l’Anci poneva».
Risarcire le progettazioni avviate come ipotizzato dal governo Lega-M5S «rappresenterebbe un danno erariale per lo Stato. Sembra che questo governo non abbia ancora approfondito la gravità di quello che sta accadendo», sottolinea il presidente dell’Anci regionale, che come sindaco contava su 12,8 milioni di euro per dare nuovo smalto al porto industriale di Ravenna. «Ho proposto a Decaro di rivolgerci al Presidente della Repubblica, dobbiamo evitare un contenzioso tra lo Stato e i Comuni».
Resta il fatto che il congelamento dei fondi per la seconda tranche del Piano periferie è stato votato al Senato anche dal Pd. Che ora alla Camera proverà a mettere una pezza allo scivolone agostano. Ieri sera il gruppo del Pd ha presentato gli emendamenti al Milleproroghe per ripristinare i fondi. Forza Italia ha fatto lo stesso. «Le risposte date finora dal governo sono negative. Una scelta sbagliata, che se non sarà corretta porterà conseguenze gravi per Comuni e cittadini», dice il deputato dem Andrea De Maria. «Combatteremo con le unghie e con i denti», promette Luca Rizzo Nervo, parlamentare del Pd. «Quella per le periferie non è un battaglia ideologica», conclude il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Presto la combatterà il Parlamento.
Il primo cittadino
Se necessario anche il sindaco Virginio Merola è pronto a scendere in piazza
” De Pascale Ho proposto a Decaro di rivolgerci al Presidente della Repubblica, dobbiamo evitare un contenzioso tra lo Stato e i Comuni