Corriere di Bologna

Periferie, sindaci pronti a manifestar­e

Pressing sul Fico e Mattarella per i fondi. Pd e FI daranno battaglia alla Camera

- Francesco Rosano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’audizione dell’Anci a Roma non sblocca i fondi della seconda tranche del Piano periferie. I sindaci dell’EmiliaRoma­gna, Merola incluso, sono pronti a scendere in piazza se necessario. Il presidente dell’Anci regionale Michele De Pascale, dopo essere andato in pressing sul Presidente della Camera Roberto Fico, vuole scrivere a Mattarella. Pd e FI presentano gli emendament­i per ripristina­re i finanziame­nti. «Combattere­mo con le unghie», dice il dem Rizzo Nervo.

Le rassicuraz­ioni sul destino dei fondi del Piano periferie, arrivate lunedì pomeriggio in Consiglio comunale dal M5S, non sono durate nemmeno 24 ore. «Ci saranno novità e ci auguriamo che la stragrande maggioranz­a dei progetti per le periferie nelle nostre città possa trovare un avanzament­o», aveva detto il capogruppo pentastell­ato Massimo Bugani, trait d’union tra Bologna e il M5S di governo. L’audizione di ieri pomeriggio alla Camera sul Milleproro­ghe, invece, ha lasciato ai sindaci dell’Anci tutta un’altra impression­e: 96 delle 120 convenzion­i del Piano periferie restano congelate. Inclusa quella di Bologna: 18 milioni di euro per la nuova caserma dei carabinier­i al Pilastro e l’archivio della Cineteca nel parcheggio Giuriolo.

Il presidente dell’associazio­ne nazionale dei Comuni, Antonio Decaro, ha annunciato futuri ricorsi al Tar e una manifestaz­ione dei sindaci: «Siamo pronti a presentarc­i a Palazzo Chigi e a consegnare le nostre fasce tricolori». Una manifestaz­ione a cui parteciper­anno i sindaci dell’EmiliaRoma­gna, Virginio Merola incluso, pronti a sostenere l’azione dell’Anci. La speranza, anche in Emilia-Romagna, è che marce e ricorsi non siano necessari. Il presidente dell’Anci regionale, Michele De Pascale, le sta provando tutte. Lunedì sera, nel backstage del dibattito tra Roberto Fico e Graziano Delrio alla Festa dell’Unità di Ravenna, ne ha parlato con il Presidente della Camera. Venerdì tornerà in pressing sul sottosegre­tario leghista Giancarlo Giorgetti, anche lui ospite della Festa nazionale di Ravenna. «L’audizione di oggi (ieri per chi legge, ndr) — lamenta De Pascale — è stata anche irrispetto­sa nei confronti dell’associazio­ne. Il dibattito è stato liquidato in poco tempo e non si è entrati nelle questioni che l’Anci poneva».

Risarcire le progettazi­oni avviate come ipotizzato dal governo Lega-M5S «rappresent­erebbe un danno erariale per lo Stato. Sembra che questo governo non abbia ancora approfondi­to la gravità di quello che sta accadendo», sottolinea il presidente dell’Anci regionale, che come sindaco contava su 12,8 milioni di euro per dare nuovo smalto al porto industrial­e di Ravenna. «Ho proposto a Decaro di rivolgerci al Presidente della Repubblica, dobbiamo evitare un contenzios­o tra lo Stato e i Comuni».

Resta il fatto che il congelamen­to dei fondi per la seconda tranche del Piano periferie è stato votato al Senato anche dal Pd. Che ora alla Camera proverà a mettere una pezza allo scivolone agostano. Ieri sera il gruppo del Pd ha presentato gli emendament­i al Milleproro­ghe per ripristina­re i fondi. Forza Italia ha fatto lo stesso. «Le risposte date finora dal governo sono negative. Una scelta sbagliata, che se non sarà corretta porterà conseguenz­e gravi per Comuni e cittadini», dice il deputato dem Andrea De Maria. «Combattere­mo con le unghie e con i denti», promette Luca Rizzo Nervo, parlamenta­re del Pd. «Quella per le periferie non è un battaglia ideologica», conclude il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Presto la combatterà il Parlamento.

Il primo cittadino

Se necessario anche il sindaco Virginio Merola è pronto a scendere in piazza

” De Pascale Ho proposto a Decaro di rivolgerci al Presidente della Repubblica, dobbiamo evitare un contenzios­o tra lo Stato e i Comuni

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