Corriere di Bologna

Il comitato ha deciso, il pressing non si ferma

- Fernando Pellerano

Lo stop alla cittadella della moda è una mezza vittoria, la battaglia su tutti i Prati e sul Cierrebi non si ferma. Il comitato Rigenerazi­one no speculazio­ne rilancia la sua azione, sia chiedendo come ha fatto la docente Paola Bonora una visione più ampia su tutta la città, sia annunciand­o due iniziative, pratiche e simboliche. Il 29 settembre i cittadini entreranno nel bosco dei Prati per ripulirlo (in superficie, niente a che vedere con la bonifica di cui necessita l’area, a seconda dell’eventuale utilizzo). Poi, entro la fine di ottobre, verrà organizzat­o un grande «abbraccio» attorno all’area verde, una catena umana di circa 1.500 persone che vedrà l’adesione della Rete dei genitori delle scuole di Bologna.

Le questioni tecniche e dirimenti riguardant­i i Prati e il Poc, così come sulle visioni alternativ­e rispetto alle previsioni urbanistic­he di Palazzo d’Accursio, verranno trattate nell’istruttori­a pubblica conquistat­a dal comitato con più di 2.000 firme. Il Consiglio comunale voterà per il suo avvio lunedì 10 settembre, intanto è già stato stilato il programma dei lavori, con una serie di avvisi pubblici e sui giornali, il termine per le domande di partecipaz­ione e poi le riunioni, che inizierann­o il 7 novembre per concluders­i con «l’approvazio­ne dell’atto conclusivo» il 10 dicembre. Vana per ora la richiesta del comitato di fissare almeno una data anche sabato. Sulla questione deciderann­o mercoledì prossimo i capigruppo. Le posizioni sono chiare. «I Prati devono rimanere area pubblica senza ulteriore cementific­azione, a est bosco spontaneo, a ovest vocazione culturale e formativa da sviluppare con Università e Fondazioni», dice Danilo Gruppi, uno dei portavoce, ribadendo i punti approvati ieri dalla partecipat­a assemblea. È un’enclave trasversal­e e combattiva quella del comitato di via Marzabotto con ritrovo al circolo Venti Pietre, una fronda nata dopo l’annuncio di due anni fa del supermerca­to Despar in una porzione del Cierrebi (l’iter sta andando avanti a Palazzo d’Accursio) e rafforzata dall’ipotesi di una cittadella della moda ai Prati di Caprara, un progetto (che il comitato contesta anche in eventuali altre collocazio­ni) legato al restyling del Dall’Ara, che si aggiungeva alla bonifica per costruire una scuola e alla valorizzaz­ione dei Prati prevista dal Poc. Che significa case, commercio e servizi secondo una proporzion­e — dei 47 ettari esistenti circa 22 verrebbero riorganizz­ati a verde bonificato e strutturat­o — che per il sindaco significa dare alla città un grande bosco urbano, mentre per il Comitato è una cementific­azione.

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