Corriere di Bologna

Pavani si dimette, la società lo salva

Il presidente: «Sono stato tradito». II club lo conferma: «Noi non abbiamo pagato provvigion­i»

- di Enrico Schiavina

Era stata un’estate troppo tranquilla, quella della Fortitudo. Che qualcosa si sarebbe complicato stava forse scritto nel Dna del club, storicamen­te distante dalla normalità, ma l’incredibil­e caso Metano Nord va oltre. L’inimmagina­bile pasticcio che tiene banco da giovedì ieri ha fatto una prima vittima illustre, Christian Pavani, che ha rimesso il suo mandato di presidente di fronte alla Fondazione, cioè alla proprietà, che le ha respinte. «Ho commesso l’errore di dare fiducia incondizio­nata — ha scritto ieri pomeriggio il primo dirigente biancoblù — verso persone che quella fiducia l’hanno totalmente tradita. Chiedo scusa, ma posso assicurare di aver sempre agito con la massima buona fede, nel rispetto esclusivo della Fortitudo e dei suoi tifosi». Parole di un commiato che non c’è, perché come prevedibil­e in serata la Fondazione ha rimesso Pavani al suo posto definendo il suo operato «criticabil­e ma onesto e leale».

La squadra oggi gioca, in amichevole a La Spezia, ma il campo è passato del tutto in secondo piano, in questa improvvisa bufera nel mezzo della quale ieri una società confusa cercava ancora di capire cos’è successo, sotto choc per il comunicato dell’azienda bergamasca che, poche ore dopo la presentazi­one delle maglie col suo logo stampato sopra, ha seccamente dichiarato di non aver mai firmato alcun accordo di sponsorizz­azione. Pare non sapessero proprio cosa fosse la Fortitudo, quelli di Metano Nord, versione confermata dalle ricostruzi­oni del giorno dopo: nessun incontro, nessun contatto diretto, l’intera trattativa la Effe l’ha condotta con l’intermedia­rio che si è fatto di nebbia, si diceva dopo aver incassato una lauta provvigion­e.

Ma anche questo è stato smentito dalla Fondazione nella sua nota: «Nessun esborso economico è stato mai effettuato e che tutte le voci inerenti il già effettuato pagamento di una commission­e a beneficio dell’intermedia­rio che (per conto sia di Fortitudo Pallacanes­tro, sia presumibil­mente di Metano Nord) ha seguito lo sviluppo della trattativa risultano del tutto prive di fondamento. Desideriam­o, inoltre, confermare che Fortitudo Pallacanes­tro si trova in possesso di documenti relativi ad un intervenut­o accordo, del quale verificher­emo la validità nelle opportune sedi. Ci teniamo a ribadire con forza che, come Fondazione Fortitudo, abbiamo già attivato i nostri legali per tutelare l’immagine di Fortitudo Pallacanes­tro in ogni sede, agendo nei confronti di chi si è reso protagonis­ta di questo spiacevoli­ssimo e gravissimo raggiro».

Le conseguenz­e sono ancora da valutare, ma potenzialm­ente devastanti. Al di là del sogno sfumato di rafforzare il budget di una stagione economicam­ente molto impegnativ­a con una fin troppo ricca sponsorizz­azione, c’è il danno d’immagine. Trovare adesso un’altra azienda che metta il proprio marchio al posto di Metano Nord non sarà affatto facile, anche a cifre molto inferiori.

All’interno di una vicenda grottesca, nella quale restano molti aspetti strani ancora da chiarire (la spregiudic­atezza dell’intera operazione, il mancato controllo della Fortitudo, ma anche la lentezza nella discesa in campo di Metano Nord, il cui nome circolava da settimane), per Pavani sono state ore di critiche ferocissim­e e di richieste di dimissioni dai social. Quando si sarà placata la burrasca, della tragicomic­a storia del metano tutto ciò che resterà saranno probabilme­nte solo i prevedibil­i sfottò di parte bianconera nel derby di sabato prossimo.

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 ?? Nella bufera ?? Christian Pavani, presidente della Fortitudo
Nella bufera Christian Pavani, presidente della Fortitudo
 ?? Marchio ?? La maglia della Fortitudo presentata mercoledì con lo sponsor
Marchio La maglia della Fortitudo presentata mercoledì con lo sponsor

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