MOSCHEA, ASSE LEGA-FI MA PETIZIONI SEPARATE
Raccolta firme
Esposti, ricorsi e se proprio l’ampliamento del centro islamico di via Pallavicini dovesse andare avanti è pronto anche il referendum. FI e Lega fanno asse contro la moschea, ma non nella raccolta di firme.
Esposti, ricorsi e se proprio l’ampliamento del centro culturale islamico di via Pallavicini dovesse andare avanti è pronto anche il referendum. Per questo Forza Italia ha già spedito ai simpatizzanti di centrodestra 20.000 mail (a breve partiranno altri 25.000 sms) e dal 15 settembre aprirà ufficialmente la raccolta firme. Nell’attesa il deputato azzurro Galeazzo Bignami mette sul piatto una proposta di legge per fermare la costruzione di moschee, rivolgendosi direttamente al ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Crediamo stia operando bene nella gestione dei flussi migratori e nell’impatto con la religione islamica — dà atto Bignami — ci fidiamo di lui e con questa proposta gli affidiamo strumenti utili perché a Bologna non si realizzi la moschea». Alla battaglia contro la moschea aderisce anche la Lega che ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti. Anche il Carroccio raccoglierà le firme, ma lo farà separatamente da Forza Italia. «Nessun pregiudizio — dichiara Simonetta Bettini, commissario cittadino della Lega — in merito ad una collaborazione con Forza Italia allo scopo di far saltare il progetto del Pd sulla Moschea di via Pallavicini. Per quanto riguarda la battaglia a Palazzo d’Accursio, i consiglieri dei due schieramenti stanno già lavorando all’unisono, scambiandosi riflessioni e punti di vista sulla vicenda. Siamo anche disponibili a lavorare di squadra nella redazione di eventuali ricorsi ed esposti alla magistratura contabile». Per quanto concerne invece la raccolta firme, precisa il consigliere comunale Umberto Bosco, «essendo la nostra collegata ad un progetto di legge regionale d’iniziativa popolare, preferiamo tenere separati gli ambiti».