Il galà del Dall’Ara per Mancio e l’Italia
Ovazione dei 23.000 per l’allenatore. In tribuna Saputo e il gotha del calcio italiano
In 23.000 hanno salutato l’Italia di Mancini al Dall’Ara. Promosso lo stadio, in tribuna anche Saputo.
Una serata di gala che ha riportato Bologna al centro del calcio italiano, nell’attesa che la squadra rossoblù provi almeno a sfiorarne la periferia: al Dall’Ara c’era tutto il gotha azzurro per assistere al debutto nella innovativa Uefa Nations League del nuovo corso del ct Roberto Mancini, dal commissario straordinario federale Roberto Fabbricini al dg della Figc Michele Uva passando per il subcommissario Alessandro Costacurta. «Il più grande spettacolo dopo il bigbang» di Jovanotti apre le danze e accompagna l’ingresso in campo per il riscaldamento dell’undici italiano, con Mario Balotelli e il «padrone di casa» Roberto Mancini a far schizzare l’applausometro verso l’alto.
Chissà se il boato per Supermario ha fatto tornare qualche pensiero a Joey Saputo, presente in tribuna insieme ai genitori Lino e Mirella: se n’era parlato tempo fa, prima che il Bologna piombasse nella mediocrità attuale. E forse anche per questo il canadese nel prepartita è entrato in tribuna d’onore tirando dritto alle domande dei cronisti, mentre gli altri big del calcio italiano — l’ad della Juventus Marotta e quello del Sassuolo Carnevali, i ds delle due genovesi Osti e Perinetti — passano e dicono la loro sul momento del calcio italiano o delle relative squadre. Dalle strette di mano ai sorrisi fino agli appuntamenti ufficiali, perché la partita è stata l’occasione anche per la delegazione Uefa presente di effettuare la terza «site visit» dell’impianto dopo l’ulteriore restyling estivo in ottica Europei Under 21 del 2019: il Dall’Ara ha mostrato il suo volto migliore (anche a livello culinario e di logistica riservati ai posti d’onore e ai media) e l’organismo europeo si è mostrato decisamente soddisfatto.
Pollice alto anche da parte della Figc, in particolare da Andrea Edoardo Stefani, project leader del Comitato organizzatore dell’Europeo Under 21: «Siamo molto soddisfatti, sia per le condizioni del Dall’Ara sia per il modo in cui si sta organizzando la futura promozione dell’evento da parte del Comune di Bologna».
Una fiducia non banale su un appuntamento che sarà importante per tutta la città, mentre ieri sera gli unici veri intoppi si sono registrati sulla viabilità, andata in tilt attorno all’impianto e sulla tangenziale cittadina (anche a causa del grave incidente registrato nel pomeriggio in A13) dalle 19 in poi. Anche per questo al fischio d’inizio del tedesco Zwayer molti degli annunciati 23.000 presenti devono ancora arrivare sugli spalti lasciando i colori azzurri più sfumati rispetto all’imponente muro biancorosso degli ultras polacchi, già decisamente su di giri molte ore prima del match.
Qualcuno di loro ha persino vestito la statua di Ugo Bassi nel centro cittadino con la bandiera della Polonia, annodandola al collo del patriota: misure di sicurezza imponenti e qualche timore per la fisicità dei polacchi e per le birre bevute per diverse ore, ma anche questo è un effetto del calcio internazionale ritornato — finalmente — in città.
23.000 Gli spettatori dichiarati per la partita di ieri tra Italia e Polonia Promosso il Dall’Ara, stadio scelto per i prossimi Europei under 21