Rubano un autobus ma vanno a sbattere Arrestati in due
L’autista del mezzo rapinato del borsello
Prima tentano di rubare un autobus di linea, poi, non contenti, rapinano l’autista. Pensavano di farla franca in pieno giorno in autostazione a Bologna, un ragazzo marocchino e una ragazza bolognese. Ma il loro assurdo piano è fallito dopo poco, e fortunatamente senza feriti. Per i due sono scattate le manette dei carabinieri per tentato furto, danneggiamento e rapina in concorso. Ora sono alla Dozza.
I due ladri di autobus ieri pomeriggio hanno deciso di rubare, come se fosse una cosa semplice, un autobus Tper. Hanno approfittato dell’apertura della porta posteriore dell’autobus parcheggiato nel piazzale durante una pausa e hanno messo in moto. Ignari probabilmente di tutti i comandi alla guida, pur avendo messo in moto il mezzo poco dopo sono andati a schiantarsi contro una delle ringhiere dell’autostazione. Fortunatamente non c’era nessuno in quel momento, se non un altro autista di un altro autobus di linea proveniente da Bari, che si è accorto di tutto e ha dato l’allarme. Ma il 24enne marocchino e la 21enne italiana, residente a Ozzano dell’Emilia, alla fine delle loro scorribande, non contenti hanno deciso di derubare perfino l’autista del borsello. E quando sono arrivati i carabinieri i due hanno fatto finta d’aver perso qualcosa tra i sedili dell’autobus.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, i giovani, dopo aver aperto una delle porte posteriori del mezzo che era parcheggiato, sono saliti, hanno trovato il mazzo di chiavi e acceso il bus: il tempo di partire e sono finiti contro una ringhiera. Un dipendente di una azienda di trasporti pubblici di Bari ha visto la scena e con l’aiuto del collega che lavora per Tper è salito sull’autobus. I ragazzi, a questo punto, hanno finto di aver smarrito un oggetto tra i sedili, poi sono scesi dal mezzo e hanno cominciato a litigare con i due autisti: durante la discussione, hanno strappato il borsello ad uno di loro. Su decisione della Procura entrambi sono stati portati alla Dozza.
Sul tentativo di furto dell’autobus di Tper la Lega ha scatenato una polemica. «È il segno di un sistema ormai fuori controllo», e per questo motivo «è già allo studio un provvedimento di legge per ristabilire ordine e sicurezza nelle stazioni e sui mezzi pubblici, a beneficio dei cittadini e del personale viaggiante». Ad annunciarlo il deputato bolognese della Lega, Carlo Piastra, secondo cui «l’escalation di microcriminalità e delinquenza sui mezzi pubblici e nelle vicinanze di stazioni ferroviarie e autostazioni è ormai evidente mentre il sindaco Virginio Merola diffonde messaggi contraddittori sulla sicurezza».
Ha finto davanti alla polizia di aver ingoiato una lametta da barba per evitare di essere rimpatriato, ma la sua sceneggiata non è comunque servita e due giorni fa è stato costretto a lasciare l’Italia, con un volo di linea della Royal Air Maroc in partenza dall’aeroporto Marconi di Bologna. Il protagonista della vicenda è un giovane marocchino dell’età di 24 anni, che aveva appena finito di scontare un cumulo di pena di quattro anni per reati legati a droga, furto, evasione e lesioni.
Nel dicembre del 2015 il prefetto di Bologna aveva emesso un decreto di espulsione per pericolosità sociale nei confronti del 24enne e così il 5 settembre scorso, appena finita la sua pena in carcere, la polizia lo ha scortato fino all’aeroporto Marconi. Quando l’aereo stava per partire, il ragazzo ha cominciato ad agitarsi, dicendo di non riuscire più a respirare, perché aveva ingoiato una lametta. Gli agenti lo hanno fatto scendere immediatamente dal volo di linea della Royal Air Maroc e poi si sono diretti fino all’ospedale Maggiore: qui, i medici hanno subito accertato con una lastra che il 24enne marocchino stava bene e non aveva ingerito nulla e aveva solo finto di essersi fatto del male.
Così il giovane non ha più avuto scampo: è stato nuovamente accompagnato dagli agenti di polizia in aeroporto e poco dopo, nel pomeriggio, è stato ancora messo a bordo di un aereo e rimpatriato in Marocco.