«Mete turistiche da escludere»
Quando l’assessore regionale al Turismo e Commercio Andrea Corsini interviene al telefono sulla questione dei negozi chiusi alla domenica, le agenzie stampa non hanno ancora battuto le dichiarazioni del ministro leghista al Turismo Gian Marco Centinaio che frenano l’avanzata del vice premier Luigi Di Maio. Le posizioni di Corsini e Centinaio però coincidono. «Bisogna escludere tutti quei Comuni che hanno una vocazione turistica. Non si può pensare di avere negozi chiusi a Milano Marittima, Riccione o a Bologna. In queste realtà deve esserci la totale libertà di tenere gli esercizi aperti la domenica», sostiene l’assessore regionale. Di fatto quella che in serata sarà la linea della Lega che va così a correggere l’impostazione più ortodossa del Movimento 5 Stelle.
E quali sono le nostre città a vocazione turistica?
«Ci sono tutte quella della Riviera romagnola, poi ovviamente Bologna e tutti i Comuni capoluogo. E un ragionamento simile andrebbe aperto anche per tutti i borghi storici del nostro territorio».
Ma cosa ne pensa della proposta di Di Maio?
«Non sono né favorevole né contrario. È una proposta che va capita bene, anche perché in Parlamento ce ne sono già quattro o cinque depositate diverse tra loro. In generale penso sia più utile concentrarci sui giorni festivi rispetto alle domeniche. Ma c’è un ragionamento di Di Maio che mi colpisce molto, quando dice che dobbiamo tutti pensare alle famiglie dei lavoratori. Ma allora, mi chiedo, chi pensa alle famiglie di chi lavora in ristoranti, alberghi, teatri o cinema? È un elenco lungo»
Se il provvedimento dovesse andare in porto si tratterebbe di un bel cambiamento anche per l’Emilia-Romagna.
«Però mi sento di dire una cosa: io vivo a Ravenna e la domenica di negozi aperti nella mia città ne vedo pochissimi. Mi sembra più che riguardi i supermercati».
Infatti è la grande distribuzione che si è fatta più sentire. Alcune catene parlano di possibile danno economico.
«Sì, stando a quanto dice la grande distribuzione, penso anche io ci sarà un danno economico. Spesso per motivi di lavoro vado pure io a fare la spesa alla domenica e trovo sempre molta gente alle casse. Ho sentito in queste ore che potrebbe esserci anche una riduzione degli occupati. Una cosa però vorrei dire: chiudere i centri commerciali la domenica non incentiva il commercio nelle città. È una tipologia diversa di acquisti, chi lo afferma sbaglia».
Di Maio è per introdurre un meccanismo di turnazione, decisa assieme da sindaci e commercianti, che faccia sì che resti aperto solo un quarto degli esercizi. Può andare?
«No, questa soluzione mi trova molto perplesso, perché per gli enti locali è davvero complicato gestire una situazione del genere». Lei come si muoverà?
«Prima di tutto, ripeto, voglio leggere bene la proposta e capire cosa c’è scritto. Poi ne parlerò con le associazioni di categoria e, nel caso, con i parlamentari del mio partito, il Pd».
Esperienza Vado anche io la domenica a fare la spesa, e alle casse vedo in fila sempre molta gente
Contrasti Per Di Maio dobbiamo pensare alle famiglie dei lavoratori. L’elenco di chi lavora è molto lungo