Corriere di Bologna

Da Merola alla Raggi, i sindaci bussano da Conte L’Anci: intesa sui fondi

Periferie, c’è l’intesa: fondi in tre anni per i progetti

- Beppe Persichell­a © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Abbiamo una soluzione, il principio è salvo, i fondi sono tutti salvi. Nel prossimo decreto del Governo, la prossima settimana, saranno stanziati i fondi nell’arco di un triennio, sulla base delle effettive necessità dei Comuni». I dettagli si capiranno meglio solo oggi, anche perché già ieri sera non tutti i sindaci erano soddisfatt­i. Ma Antonio Decaro, presidente Anci, invece sì. «Evidenteme­nte è una mediazione, ma siamo partiti dalla decurtazio­ne di 1,6 miliardi. Per alcuni non è la soluzione che volevamo ma abbiamo preso una decisione tutti insieme», ha aggiunto il sindaco di Bari al termine dell’incontro tra i sindaci e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il ripristino dei fondi per le periferie di molti Comuni italiani.

Assieme a De Caro una folta delegazion­e bipartisan di sindaci. In prima fila il sindaco Virginio Merola, assai pessimista nel pomeriggio dopo che gli emendament­i salva fondi sono stati respinti dalle commission­i Bilancio e Affari costituzio­nali, che in città (18 milioni) servono per la caserma dei carabinier­i al Pilastro, l’archivio della Cineteca e per il parcheggio Giuriolo. Merola a tarda sera dichiara: «Il presidente Conte ha detto di non essere in grado di recuperare nel Milleproro­ghe i fondi per le periferie e ha annunciato un impegno a prevedere, in un prossimo provvedime­nto, il recupero della efficacia delle convenzion­i. La nostra battaglia di sindaci sta portando dei risultati anche se per i contrasti nella maggioranz­a non si vuole rimediare al congelamen­to dei finanziame­nti. In ogni caso siamo pronti con i ricorsi».

Dopo di lui si è fatto sentire anche il deputato dem Andrea De Maria: «Il Governo ha preso impegni con l’Anci per il finanziame­nto del bando periferie. Un primo risultato della mobilitazi­one dei comuni e dell’opposizion­e parlamenta­re, prima di tutto dei deputati Pd. Ora andrà verificato che il Governo rispetti davvero gli impegni presi, che non riguardano il voto in Aula domani ma successivi provvedime­nti. Vediamo se, per una volta, il Governo Lega-5 Stelle manterrà le sue promesse».

Con De Caro e Merola a Palazzo Chigi c’era una delegazion­e folta e assolutame­nte bipartisan di sindaci. Diversi dem come Dario Nardella (Firenze), Matteo Ricci (Pesaro) e Andrea Gnassi (Rimini). Ma soprattutt­o sindaci a 5 Stelle come la prima cittadina di Roma Virginia Raggi, e poi Chiara Appendino (Torino) e Filippo Nogarin (Livorno). Pure la Lega era rappresent­ata dal sindaco di Treviso Mario Conte. Tutti per la prima volta assieme per chiedere a Conte e alla maggioranz­a giallo verde che lo sostiene una chiara e semplice cosa, che ripetono oramai da più di un mese. «Di darci una mano, perché al Senato con un emendament­o notturno sono stati stralciati 1,6 miliardi che servono alle periferie del nostro Paese. Siamo qui per chiedere una soluzione di questo problema: se possibile, anche dilazionar­e i finanziame­nti senza fermare i Comuni che sono più avanti», l’ultimo disperato appello di De Caro ai cronisti prima di entrare a Palazzo Chigi. Spiegando anche che l’Anci è pronta a rompere ogni rapporto con il Governo.

Già nel pomeriggio con una nota l’Anci era andata in pressing di Conte: «Quelle risorse, garantite con una cerimonia formale, proprio a Palazzo Chigi, prima ancora che un accordo vincolante tra istituzion­i, rappresent­ano un patto tra lo Stato e i cittadini che ci onoriamo di rappresent­are. Assicurare quell’investimen­to alle comunità significa restituire non solo opere pubbliche ma anche fiducia nelle istituzion­i». Una giornata che politicame­nte ha raccontato la nascita, — ora c’è da capire quanto momentanea — di un asse di amministra­tori di diverso colore che in comune avevano la rabbia per la messa in discussion­e di risorse che parevano certe. Dal sindaco dem a quello pentastell­ato, passando dal leghista e arrivando fino a Federico Pizzarotti di Parma. Se la foto scattata ieri sarà un unicum o meno, se l’Anci diventerà una voce di opposizion­e che riuscirà a farsi sentire più ogni altra organizzaz­ione, è solo questione di tempo.

« Saranno in decreto la prossima settimana il principio è saldo i soldi sono tutti salvi»

«Il presidente si è impegnato. In ogni caso siamo pronti con i ricorsi»

 ??  ?? Sindaco «Sono soldi già stanziati, i progetti esecutivi sono stati presentati: manca solo la firma delle convenzion­i per procedere» ha più volte ricordato Merola. «Il governo porta via 18 milioni a Bologna, i bolognesi lo ricorderan­no»
Sindaco «Sono soldi già stanziati, i progetti esecutivi sono stati presentati: manca solo la firma delle convenzion­i per procedere» ha più volte ricordato Merola. «Il governo porta via 18 milioni a Bologna, i bolognesi lo ricorderan­no»
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Premier L’incontro con il presidente del consiglio Giuseppe Conte è l’ultima carta che possono giocarsi i sindaci, dopo il taglio dei finanziame­nti ai progetti per le periferie finanziati dal governo Renzi e Gentiloni nel decreto Milleproro­ghe
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Parma Federico Pizzarotti (Effetto Parma)
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Benevento Clemente Mastella (Centro destra)
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Roma Virginia Raggi (Cinque Stelle)

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