Luminose, in 3d, intelligenti Le strisce pedonali del futuro
Approvata all’unanimità. La mappa delle strade
Davanti a scuole, ospedali, parchi pubblici e nei punti più critici della città potrebbero arrivare presto le strisce pedonali intelligenti
Passaggi pedonali luminosi davanti a scuole, ospedali, parchi pubblici e nei punti più critici della città. Come Piazza dei Martiri e la rotonda Romagnoli, che collega viale Gandhi, viale Togliatti e viale Pertini e che, secondo una mappatura del Comune sulle zone maggiormente a rischio, è la più pericolosa di Bologna quando si gira a piedi o in bicicletta. È questa la proposta approvata lunedì dal consiglio comunale, all’unanimità, per chiedere alla giunta prima la sperimentazione e poi l’installazione di strisce pedonali di ultima generazione, migliorando così la sicurezza stradale dei cosiddetti «utenti deboli».
Firmatari della mozione, il gruppo leghista e i consiglieri Emily Clancy di Coalizione Civica e il democratico Vinicio Zanetti, il quale spiega: «I passaggi luminosi sono già stati sperimentati in alcune città e le tecnologie disponibili sono diverse. L’importante è trovare quella giusta, anche in termini di costi, e capire quanti installarne». Di sicuro, oltre a luoghi sensibili come scuole e parchi, è dagli attraversamenti mappati l’anno scorso dal Comune che bisognerà partire. E in elenco ci sono anche le rotonde Verenin, Croce, Malaguti e diversi incroci, come quelli fra viale Togliatti e via Battindarno, via Stendhal e via Lipparini e fra via Zanardi e via Bovi Campeggi. «Spero che nel giro di poco tempo si possa arrivare a questo risultato» aggiunge Zanetti, assicurando di aver già trovato d’accordo anche l’assessore alla mobilità Irene Priolo. Un’ipotesi, secondo il consigliere pd, potrebbe essere quella di installare delle strisce pedonali illuminate a led, simili a quelle presenti dal 2016 a Cambrils, in Catalogna. Tramite dei sensori si accendono ad ogni passaggio e costano 10mila euro. «Ma esistono anche soluzioni più economiche — garantisce Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale—. L’approvazione di questa proposta è anche una nostra vittoria, visto che abbiamo cominciato a parlarne in commissione fin dal 2016. Ora speriamo che tutto si concretizzi quanto prima, magari entro l’autunno, quando le ore di luce diminuiscono e per ciclisti e pedoni diventa più pericoloso attraversare strade poco illuminate».
Il problema però è ben più ampio. Basti pensare che nel 2017, secondo i dati dell’osservatorio, nella città metropolitana ci sono stati in tutto 462 pedoni investiti (con 19 morti) e 463 ciclisti feriti (9 quelli deceduti). Ancora più preoccupanti, poi, i dati provvisori del primo semestre 2018 sugli accessi al pronto soccorso in seguito a incidenti stradali: 805 ciclisti e 245 pedoni.