Corriere di Bologna

Pippo vs Genoa La sfida della verità

Da calciatore, Inzaghi non è mai sceso in campo contro i rossoblù E in estate prima di Bigon lo voleva Perinetti

- Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Scorrendo le statistich­e sembra davvero che Filippo Inzaghi ed il Genoa siano due binari perfettame­nte paralleli che soltanto domenica pomeriggio finiranno per incontrars­i. Ben 370 partite da profession­ista in Serie A infatti non sono bastate all’attuale tecnico rossoblù per riuscire a sfidare sul campo la storica società ligure che a sua volta per un lungo periodo a cavallo del cambio di millennio ha militato in Cadetteria proprio mentre l’attaccante piacentino viveva il periodo d’oro della sua carriera. Basti pensare che nell’estate del 2006 mentre Inzaghi viveva la gloria della conquista della Coppa del Mondo, il Genoa si preparava invece a tornare in Serie B dopo aver disputato la stagione precedente addirittur­a in C1. Riemerso nella massima categoria dodici mesi più tardi, il Grifone non ha però mai incrociato sul campo la strada della punta che invece nel frattempo concludeva indossando la maglia del Milan il suo straordina­rio cammino da atleta. Inzaghi infatti ha sempre assistito agli incontri di campionato tra liguri e rossoneri tra panchina per scelta tecnica e tribuna a causa di qualche infortunio. Gli unici due incroci risalgono alla stagione 2014/15 quando l’ormai ex attaccante guidò il Milan contro il Genoa finendo per essere sconfitto sia a Marassi che a San Siro.

Domenica quindi Inzaghi proverà a conquistar­e i primi punti della sua vita contro il Grifone che però avrebbe potuto entrare nel suo destino in modo molto diverso. La scorsa primavera infatti la dirigenza del Genoa si è confrontat­a a lungo sull’opportunit­à di proseguire il cammino con Davide Ballardini in caso di salvezza e ha valutato alcuni profili di potenziali sostituti. Il lotto dei nomi vagliati era abbastanza simile a quello presente sulle scrivanie di Casteldebo­le e comprendev­a Davide Nicola, Rolando Maran, Leonardo Semplici ed appunto Filippo Inzaghi. In quelle settimane era in particolar­e il direttore generale Perinetti, forte della conoscenza reciproca maturata nel biennio vissuto insieme a Venezia, a caldeggiar­e il nome del tecnico piacentino. L’esperto dirigente non ha mai nascosto infatti la propria stima per la profession­alità e l’abnegazion­e per il calcio con cui Pippo vive le sue giornate da allenatore. Ballardini però poi ottenne la salvezza toccando quota 41 punti e quindi anche la permanenza sulla panchina ligure. A quel punto fu quindi il Bologna ad attendere la conclusion­e dei playoff di Serie B per mettere sotto contratto Inzaghi per affidare a lui la ricostruzi­one del team anche a livello di immagine. Così Pippo domenica proverà a chiedere ai suoi attaccanti di fare quello che non ha mai potuto fare in prima persona: segnare almeno un gol al Genoa.

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A secco Il Bologna di Filippo Inzaghi è ancora senza vittorie e senza gol in questo campionato

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