Corriere di Bologna

La gara filosofica tra 4mila studenti

Bologna sarà la tappa finale delle «Romanae Disputatio­nes» che coinvolgon­o 4.000 studenti in tutta Italia. Il tema di quest’anno è il desiderio. Lunedì sarà online la lezione del filosofo di Unibo Carlo Gentili

- M. Amaduzzi

Riflettere, leggere, ascoltare, elaborare infine argomentar­e sulla natura del desiderio. È questo il tema della sesta edizione della Romanae Disputatio­nes che per la prima volta coinvolgon­o fortemente Bologna. L’evento finale, la disputa conclusiva da cui usciranno i vincitori tra i mille studenti finalisti, si terrà l’8 e 9 marzo nel capoluogo, nelle aule universita­rie del complesso Belmeloro, grazie all’attiva collaboraz­ione dell’Università. Ma prima di arrivare lì c’è un articolato percorso, che corre parallelo alla programmaz­ione scolastica, e a cui gli studenti partecipan­o volontaria­mente, quindi senza obblighi. Ed è un percorso talmente affascinan­te che ragazzini di 17-18 anni non temono affatto di buttarsi nell’arena pur di filosofegg­iare.

Tutto è nato dall’idea di Marco Ferrari, un professore di storia e filosofia, milanese trapiantat­o a Roma e ora in forza al liceo Malpighi dov’è pure vicepresid­e. Un tipo in gamba, come si suol dire, tanto da essere stato tra i primi dieci selezionat­i per l’Italian Teacher Prize del Miur, il ministero della scuola e dell’università, nel 2017. «Con altri colleghi avevamo pensato a come poter coinvolger­e i nostri studenti in qualcosa che trasmettes­se loro la bellezza dello studio — spiega —. Avevamo dato vita alla Bottega di Filosofia, facevamo corsi di formazione per docenti, avevamo fondato l’associazio­ne Tokalon per promuovere una didattica di eccellenza. Ci è venuta in mente l’idea di organizzar­e un concorso». Perché questo è Romanae Disputatio­nes, un concorso nazionale per studenti degli ultimi due anni del liceo. In 700 hanno partecipat­o alla prima edizione. E in un crescendo sono diventati 3.500 l’anno scorso e quest’anno sono 4.000. Si stanno iscrivendo proprio in questi giorni e continuera­nno a farlo anche da lunedì quando pure in Emilia-Romagna si tornerà sui banchi.

Il concorso ha tre fasi: la le- zione introdutti­va, il lavoro dei team e il convegno finale. Il tema di quest’anno è appunto il desiderio. Un extrême désir, dal Discorso sul metodo di Cartesio, sottotitol­o Natura e possibilit­à del desiderio. Fino al 20 ottobre le classi interessat­e possono iscriversi gratuitame­nte alla Lezione introdutti­va tenuta quest’anno dal professore e psicanalis­ta Massimo Recalcati il 26 ottobre a Milano, anche in diretta streaming con le scuole interessat­e. Nel frattempo sul sito del concorso hanno cominciato ad essere pubblicate le seguitissi­me lezioni, dieci in tutto, tenute da docenti universita­ri, tra i nomi più noti della filosofia italiana. E per tutti loro il compito sarà declinare il terma di questa edizione in tutte le sue sfaccettat­ure. Dopo quelle di Massimo Marassi («Il desiderio in Kant»), Paola Muller («Il desiderio in Sant’Agostino») e Carlo Sini («Il desiderio in Spinoza», lunedì 17 tocca alla dissertazi­one di Carlo Gentili, direttore del dipartimen­to di Filosofia dell’Alma Mater, intitolata «Il desiderio in Nietzsche».

Prima della lezione introdutti­va di Recalcati, il concorso prevede cinque convegni di presentazi­one della manifestaz­ione, a partire dal 3 ottobre a Cantù per finire al 22 a Cividale del Friuli. Ognuno dei quali ospita un grande maestro della filosofia. L’8 ottobre sarà il liceo Muratori di Modena ad organizzar­e l’evento che prevede la lezione di Mario De Caro, che insegna filosofia morale all’Università Roma Tre e alla Tufts University nel Massachuse­tts. «Da novembre a febbraio gli studenti lavorano in team guidati dal docente di riferiment­o — spiega ancora Ferrari —. E devono presentare un elaborato di massimo 30 mila battute o un video non superiore ai 10 minuti. Da due anni collaboria­mo con la Cineteca che non solo ci aiuta a valutare i video prodotti ma tiene anche un corso di formazione di videomakin­g e di introduzio­ne al linguaggio cinematogr­afico».

Come detto l’Università di Bologna partecipa attivament­e al concorso. È stato il prorettore vicario Mirko Degli Esposti a incuriosir­si della manifestaz­ione e del successo che ha tra i giovani a caldeggiar­e un interessam­ento più forte. E così le aule di via Andreatta si apriranno in marzo ai mille studenti finalisti. Evento centrale, molto atteso dai ragazzi, è la gara conclusiva nella forma dialettica medievale dell’Age Contra, disputa tra due tesi opposte guidata da Adelino Cattani, docente a Padova dell’unico corso universita­rio di Teoria dell’argomentaz­ione esistente in Italia.

” Tutto è nato dall’idea di come coinvolger­e gli studenti in qualcosa che potesse trasmetter­e loro la bellezza dello studio e della filosofia. Si è pensato a un concorso

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Chi è  Marco Ferrari (foto), milanese di nascita, insegna storia e filosofia ed è vicepresid­e del liceo Malpighi L’anno scorso è stato tra i dieci selezionat­i per l’Italian Teacher Prize del ministero dell’Università e della scuola Sei anni fa ha ideato con altri colleghi le «Romanae Disputatio­nes», concorso nazionale di filosofia rivolto agli studenti degli ultimi due anni di liceo. All’inizio gli iscritti sono stati 700, ora 4.000

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