Corriere di Bologna

Aitini stuzzica Salvini: «Tocca a lui»

Ambulanti del parco in rivolta. Aitini: tocca al ministro agire

- Andreina Baccaro Maria Centuori

I bastoni li hanno lasciati a casa, anzi sostengono di non averli mai avuti: «Era una provocazio­ne». Di sicuro il gruppo di ambulanti della Montagnola, una trentina circa, che ieri mattina si è ritrovato sotto la statua del Popolano per un sit-in di protesta contro spaccio e degrado nel parco, è riuscito con la provocazio­ne a ottenere un incontro con il questore Gianfranco Bernabei. Dopo la manifestaz­ione di protesta, una delegazion­e di ambulanti è stata ricevuta in piazza Galilei. «Abbiamo chiesto al questore un presidio fisso nel parco, o quantomeno un gruppo di 4 o 5 poliziotti che girino per la Montagnola» spiega Mauro Rossi. «Abbiamo proposto anche — ha aggiunto il collega Roberto Stampone — che gli agenti siano dotati di un numero Whatsapp per ricevere segnalazio­ni immediate da noi».

La proposta è maturata in un clima in cui gli ambulanti della piazzola si dicono «esasperati» per gli episodi di spaccio, furti e risse tra pusher che si verificano anche tra i banchi del mercato. Anche se Questura e Prefettura hanno già da tempo messo in atto un piano di controlli straordina­rio per migliorare la vivibilità del parco. Il comitato di commercian­ti ieri mattina aveva annunciato una mobilitazi­one di protesta in cui minacciava­no di presentars­i armati di bastoni per cacciare i pusher in una ronda fai date, ma alla fine i bastoni non si sono visti. Gli ambulanti hanno però accompagna­to un funzionari­o di polizia e un ufficiale dei carabinier­i a fare un giro per il parco e illustrare i problemi, prima di essere ricevuti in Questura direttamen­te dal questore. «Ma quando c’è la polizia nel parco — conclude Rossi — i pusher si spostano in via Maroncelli». Ieri mattina le forze dell’ordine hanno messo a segno un secondo blitz dopo quello di giovedì: una trentina le persone identifica­te, 120 grammi di droga sequestrat­a, tre denunce per i daspo non rispettati e un decreto di espulsione.

Intanto l’assessore alla sicurezza Alberto Aitini lancia un appello-provocazio­ne: «Ministro Salvini, la città aspetta una risposta. Lo ripeto per l’ennesima volta: io propongo un presidio fisso, costante, interforze, con compiti precisi per ognuno dei soggetti coinvolti, presidio fisso che vuol dire la presenza di agenti tutti i giorni nel parco, che girano a piedi, con la presenza di unità cinofile per controllar­e dove si nasconde eventualme­nte la droga. Noi ci siamo, lei al momento no, ma continuiam­o a chiedergli­elo fiduciosi di una risposta». E ha sollecitat­o anche l’ex prefetto di Bologna, ora nello staff del ministro: «Si faccia magari consigliar­e dal suo capo di gabinetto, prefetto Piantedosi, che ha ben chiara la situazione perché da prefetto di Bologna ha lavorato tanto con questa Amministra­zione».

 ?? La rivolta ?? Ieri mattina i venditori ambulanti della Piazzola con un presidio hanno rinnovato la loro richiesta: chiedono un presidio fisso di polizia e carabinier­i nel parco
La rivolta Ieri mattina i venditori ambulanti della Piazzola con un presidio hanno rinnovato la loro richiesta: chiedono un presidio fisso di polizia e carabinier­i nel parco

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