Risale Destro ma si ferma Helander
Inzaghi può proporre Mattia dall’inizio contro il Genoa. Fuori un mese il difensore svedese
Domani pomeriggio il Bologna tornerà in campo contro il Genoa ma la sosta del campionato non ha regalato particolari sorrisi ad Inzaghi almeno dal punto di vista dell’infermeria. Si è infatti infortunato Helander (out un mese per stiramento del legamento collaterale laterale del ginocchio destro), Donsah e Paz sono ancora indisponibili ma soprattutto Palacio si è limitato ad un lavoro differenziato. L’unica novità è quindi rappresentata dal ritorno in gruppo di Da Costa. Il tecnico sperava di poter contare sull’apporto del Trenza per la trasferta ligure ma le condizioni fisiche e la carta d’identità dell’argentino consigliano prudenza nella gestione del suo rientro. In attacco inoltre Falcinelli combatte con una sindrome influenzale ed allora sembra che di fianco a Santander possa toccare davvero a Destro ben quattro mesi dopo l’ultima volta dal primo minuto (Bologna-Chievo, finita 12). In difesa invece scelte obbligate con De Maio e Gonzalez ai fianchi di Danilo, sugli esterni dovrebbero arrivare le conferme di Dijks e Mattiello. Con allenamenti svolti sempre su campi invisibili, lo staff tecnico ha avuto tutta la privacy possibile per lavorare anche a varianti tattiche che rendano più produttiva la fase offensiva del gioco rossoblù. In tal senso si è pensato alla possibilità di spostare Dzemaili a ridosso delle punte in un 3-4-1-2 che però non sembra aver raccolto grandi consensi e che inoltre rischierebbe di creare problemi tattici a Pulgar, già fisicamente provato dai viaggi intercontinentali. Dopo un avvio di stagione così complesso, inizia ad avere un peso anche la diplomazia nella gestione di una rosa in cui i veterani avranno un ruolo fondamentale nel tentare di invertire la tendenza. In tal senso non va sottovalutato il nervosismo mostrato da Poli al momento delle sostituzioni subite in tutte le tre gare di campionato disputate finora. Per Inzaghi si avvicina il momento delle scelte per Genova, certamente le più complesse della sua carriera bolognese.