A Modena la poesia è per tutti
Torna la kermesse che porta sul palco chi ama i versi e chi li crea, con incroci mai banali con le altre arti. Coinvolti nove antichi borghi da domani fino al 23 settembre
Da ormai molti anni settembre, a Modena e dintorni, coincide con filosofia, ma da qualche tempo quest’ultima è solita lasciare il testimone alla poesia.Di festival in festival. Grazie a un’iniziativa che coinvolgerà 9 antichi borghi dell’area modenese, da domani al 23 settembre, con la trentina di appuntamenti che costituiscono il Poesia Festival. Tra nomi di punta della poesia contemporanea di casa nostra e incroci mai banali e prevedibili fra poesia e altri linguaggi artistici.
Come confermerà l’inaugurazione ufficiale di mercoledì, sostenuta dal Gruppo Hera, che nello stesso spazio, il Teatro Fabbri di Vignola, metterà sullo stesso palco il poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, invitato a leggere alcuni dei suoi versi, l’italianista Giulio Ferroni, impegnato in una lectio magistralis, e il menestrello Angelo Branduardi con le sue musiche. Lui che, nel corso di una lunghissima carriera, ha incontrato spesso e volentieri versi di poeti amati come il russo Esenin e l’irlandese Yeats. Prima di quella data ci saranno anche due anteprime, a cominciare da domani a Castelnuovo Rangone al Musa, il Museo della Salumeria. Con Pablo Neruda: confesso che ho vissuto, una dedica speciale al grande poeta cileno che rivivrà nel racconto biografico di Stefano Lusardi e nella lettura affidata agli attori Claudio Calafiore e Andrea Santonastaso. Il giorno dopo, a Spilamberto, verrà indagata una realtà in crescita e in continuo fermento, quella dei collettivi poetici. Con ospiti come i Modena City Rimers, che portano la poesia a contatto con video e immagine, i Cardiopoetica, che intrecciano la parola con l’energia della chitarra, e con uno dei casi poetici recenti più discussi. La giovane poetessa transessuale siciliana Giovanna Cristina Vivinetto, studentessa di filologia alla Sapienza, nel suo volume Dolore minimo ha parlato in versi della sua condizione e di transessualità e per questo è stata duramente attaccata via social dall’associazione ProVita. Altro appuntamento dettato dal calendario sarà quello di sabato 22 alla Sala dei Contrari di Vignola, dal titolo Il Sessantotto e la poesia. Prendendo spunto dall’anniversario, Renzo Paris, poeta e intellettuale che ha pubblicato di recente per Castelvecchi il volume Sessantotto visionario, e Franco Cordelli, saggista e critico teatrale del Corriere della Sera, rifletteranno su un anno che ha cambiato il volto del mondo. Tra le altre proposte selezionate dal comitato scientifico diretto da Roberto Alperoli, su www.poesiafestival.it, appuntamento al femminile sabato 22 a Castelnuovo Rangone con Chandra Livia Candiani, Bianca Maria Frabotta e Daniela Attanasio. E poi un omaggio alla Romagna venerdì 21 al Teatro La Venere di Savignano sul Panaro con l’attore Ivano Marescotti, impegnato in un excursus alla scoperta di un’inesauribile tradizione poetica. Quella romagnola, che parte da Pascoli e arriva ai versi dialettali di Giovanni Nadiani, passando per Marino Moretti, Raffaello Baldini e Tonino Guerra.
Poesia Festival, che ospiterà anche un concerto di Fabio Concato e un omaggio a Umberto Saba firmato da Alberto Bertoni, docente dell’Alma Mater, e dall’attrice Diana Manea, sabato 22 settembre al teatro Dadà di Castelfranco Emilia porterà in scena Lo stallo. Lo spettacolo è il primo scritto da Sandro Luporini dopo il silenzio di quasi vent’anni seguito alla scomparsa del sodale Giorgio Gaber: sul palco David Riondino e la sorella Chiara. Da questa edizione prenderanno il via anche una serie di laboratori per bambini intitolati «FarFilò. Filosofia, poesia, infanzia». Condotti da pedagogisti dell’Università di Bologna e dedicati a bambini delle elementari e a ragazzi delle medie, per far riflettere sull’uso e sui significati delle parole. La conclusione del festival, domenica 23 a Spilamberto, sarà dedicata ad Arthur Rimbaud. Il poeta ragazzo inizierà con il racconto del poeta Valerio Magrelli, per proseguire con una lettura scenica di opere di Rimbaud a cura del gruppo di attori che da anni accompagna Claudio Longhi. Infine musica e poesia nel segno di Rimbaud con giovani poeti e band, tra cui Julian Zhara.