Le Miss dell’Emilia tra sogni e #metoo
Quattro le aspiranti più belle d’Italia in concorso: siamo la regione più rappresentata
Con quattro concorrenti — Maeve Billi di Faenza, Jessica Poli di Bologna, Mara Boccacci di Parma e Anna Mazzali di Rolo — l’EmiliaRomagna (con Marche e Trentino) domani sera sarà la regione più rappresentata sul palco di Miss Italia per la finalissima. Tra chi aspira a una carriera da showgirl e chi a un lavoro da ingegnere, a Jesolo sfileranno sogni e consapevolezze di bellissime ragazze nostrane appena maggiorenni.
La carriera di Sofia Loren cominciò a Miss Italia con il premio speciale di Miss Eleganza e un biglietto di prima fila per la celebrità. Visti i due Oscar che le brillano in casa e una vita da sogno proibito, mai scelta di calcare il palcoscenico della bellezza fu più indovinata. Con (anche) questo obiettivo, a distanza di 56 anni dalla sfilata della quindicenne Scicolone, ragazze da tutta Italia continuano a presentarsi allo storico contest. Cambia rete (ora si guarda su La7), cambiano i presentatori (debutta Diletta Leotta che affiancherà Francesco Facchinetti), cambia location (da Salsomaggiore si è traslocato a Jesolo), non il senso della kermesse che la nostra regione non vince dal 1991 con la romagnola Martina Colombari e dal 1998 con Gloria Bellicchi di Salsomaggiore.
Sfoggiando ben quattro concorrenti — Maeve Billi di Faenza, Jessica Poli di Bologna, Mara Boccacci di Parma e Anna Mazzali di Rolo — l’Emilia-Romagna (con Marche e Trentino) domani sera sarà la regione più rappresentata sul palco di Miss Italia.
Jessica, che pratica ballo latino americano a livello agonistico e sogna di iscriversi a Ingegneria, ha scelto di partecipare perché «è un’ottima vetrina e mi piacerebbe dare un po’ più di visibilità al mondo della danza e dello sport e lanciare il messaggio che non bisogna vergognarsi di se stessi ma mettersi in gioco provando sempre esperienze nuove, studiando perché oltre alla bellezza bisogna avere la testa».
Mara che fa la commessa in una profumeria e aiuta la madre nell’attività di wedding planner aspira a fare «la showgirl, la donna di spettacolo, il mio punto di riferimento in questo settore è Michelle Hunziker perché oltre a essere bella è simpatica e mi mette di buon umore. Da italiana poi mi piace molto Monica Bellucci».
Maeve, che desidererebbe entrare nella cavalleria dell’Arma dei carabinieri («mio nonno era un maresciallo») confessa che quello di Miss Italia era il suo sogno fin da quando era piccolina: «Rimane il concorso più famoso in Italia, perché non provare?».
Anna, che studia per diventare insegnante e di fronte alla giuria ha portato un mono-
logo tratto dal film Manuale d’amore di Carlo Verdone, ha una sua (saggia) idea sul giusto approccio al mondo dello spettacolo: «Sostengo il me too, penso che se una persona vuole fare successo non deve concedersi, se riesci con le tue forze bene se no non si possono cercare scorciatoie».