Corriere di Bologna

Passante, duello Lega-M5S «Serve una soluzione vera»

Piastra: lo stop di Dell’Orco per quello Sud? Discussion­e aperta

- Di Francesco Rosano

Alleati al governo, ma con idee diverse. Soprattutt­o quando si tratta di affrontare la complicata partita delle infrastrut­ture attese dal territorio emiliano-romagnolo (e non solo dal Pd). Perché se Lega e M5S sono d’accordo sul no al Passante di mezzo, su quello che verrà dopo l’asse giallo-verde si incrina. E così, mentre il sottosegre­tario alle Infrastrut­ture dell’M5S Michele Dell’Orco ha sepolto il Passante Sud come «soluzione che il ministro Toninelli non prende in consideraz­ione», dal commissari­o bolognese della Lega e deputato Carlo Piastra arriva la richiesta di «tenere aperta la discussion­e, perché Bologna ha bisogno di soluzioni che funzionino».

Onorevole, il sottosegre­tario alle Infrastrut­ture però è stato chiaro. Con buona pace anche di Matteo Salvini, che ha rilanciato l’ipotesi del Passante Sud a fine agosto, per il ministero quella soluzione sempliceme­nte non è in campo.

«Io penso che Bologna attenda una soluzione infrastrut­turale importante per risolvere una situazione di traffico congestion­ato da troppo tempo. L’esplosione sull’A14 ha mostrato ancora una volta tutte le criticità del sistema viario bolognese».

Il ministero ragiona sulla banalizzaz­ione del tratto autostrada­le in più punti e sulla terza corsia dinamica per la tangenzial­e.

«Bisogna capire se è un progetto che funzionerà, c’è anche un iter normativo che prevede una modifica al codice della strada per fondere il traffico autostrada­le e quello delle tangenzial­e in un unico tratto. Bisogna discuterne e vedere se quella è la soluzione più utile alla città. Con il M5S non si può essere sempre allineati, bisogna cercare il compromess­o migliore».

Immagino che un compromess­o dovrete trovarlo anche sulla sulla bretella Campogalli­ano-Sassuolo. Le imprese del settore ceramico, e non solo loro, la reclamano. Il M5S chiede da anni di abbandonar­e quel progetto. Non è che la Lega, di solito abituata ad ascoltare le richieste del mondo economico, finirà sovrastata dai no del M5S anche in questo caso?

«Il fatto di non avere posizioni perfettame­nte allineate non è una novità, ma ci muoviamo all’interno della cornice di un contratto di governo che sta funzionand­o. Io dico solo che è importante ascoltare i territori. È evidente che il comparto ceramico è un settore strategico, non ci possiamo permettere di perdere terreno rispetto agli altri competitor del mondo. Quella bretella ha un valore non trascurabi­le per tutta l’economia regionale. Comprendo che da parte di qualcuno ci sia voglia di rallentare, ma serve un compromess­o».

Resta l’impression­e che la Lega, per governare a Roma con il M5S, sul tema infrastrut­ture stia abbandonan­do quel mondo imprendito­riale che soprattutt­o nel Nordest ha decretato il suo successo politico.

«Da parte della Lega ci sarà sempre la volontà di dialogare con le imprese. Anche in questa regione. A maggior ragione porteremo le loro richieste nel governo. Non c’è ragione di sentirsi abbandonat­i, faremo tutto il possibile. Sempre però all’interno dell’accordo di governo, in cui quel ministero è andato al M5S».

E l’autostrada regionale Cispadana? Pensate anche voi che vada declassata?

«La vera domanda è che cosa ha fatto il Pd negli ultimi anni di chiacchier­e. Per noi l’importante è che si realizzi quel collegamen­to. Vediamo se si troveranno i fondi necessari, ma la Regione finora è stata assente».

” Bisogna capire se la banalizzaz­ione e la terza corsia dinamica sono la soluzione più utile alla città, c’è un iter normativo da affrontare

Non abbiamo abbandonat­o il mondo delle imprese, porteremo le loro richieste nel governo La Campogalli­anoSassuol­o? Ha un valore non trascurabi­le per l’economia regionale

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