Addio a Graziosi l’innovatore dello Smeraldo
Il lutto
Cinema cittadino in lutto per la scomparsa di Marco Graziosi, storico esercente bolognese. Aveva solo 57 anni, sposato con figli, era proprietario e gestore della sala più grande di via Toscana, lo Smeraldo. Una passione per la celluloide ereditata dal padre, protagonista negli anni d’oro con la gestione di ben tre cinema: lo Smeraldo, l’Olimpia e l’Admiral. Gli ultimi due chiusi come tanti altri nella prima decade del 2000. Graziosi aveva sostituito il padre più di 20 anni fa. Lo Smeraldo è stato un punto di riferimento per i residenti di San Ruffillo (l’altra sala è l’ex parrocchiale Bristol), appassionati magari di film americani: era quella infatti la proposta Graziosi. Marco così come suo padre era anche molto attento a rinnovare tecnologicamente strumentazioni e macchine così come far sentire a proprio agio gli spettatori: un esercente puro. Lo Smeraldo è stato fra le prime sale con spalti gradonati (come sono adesso le sale nei multicinema), poltrone imbottite e poteva vantare il primato cittadino del primo cinema con l’aria condizionata. Sempre all’altezza l’audio e la pulizia delle immagini, oltre a uno schermo di grandi dimensioni.Importantissi mo avamposto di periferia, uno dei pochi ancora a resistere, la prosecuzione dell’attività (i muri sono di proprietà della famiglia) sarà importante anche per una questione simbolica, oltre al desiderio che aveva sicuramente lo stesso Graziosi.