I no vax tornano in piazza Il papà: i nostri figli isolati
La direttrice Gibertoni: «Tema da porre. Prima la copertura per i bimbi, poi la difesa dell’operatore»
La direttrice dell’Ausl Gibertoni: «Vaccini ai maestri? Tema da porre».
«La vaccinazione obbligatoria per gli insegnanti è un tema interessante da porre in prospettiva». Ad aprire sulla proposta di Ageop, lanciata sul Corriere di Bologna, di vaccinare anche maestri ed educatori che sono a stretto contatto tutti i giorni con i bambini, ieri ha aperto la direttrice generale dell’Ausl di Bologna, Chiara Gibertoni. «Come in tutte le cose — ha detto Gibertoni — bisogna spegnere l’incendio, per prima cosa garantire la copertura nella popolazione che ha maggiore relazione con i bimbi, quindi i bimbi stessi. Ma c’è anche un tema di difesa dell’operatore».
Quanto alle coperture vaccinali in città Gibertoni ha
Domenica i contrari all’obbligo in corteo da piazza XX Settembre a piazza del Nettuno
rassicurato: «Su Bologna criticità non ce ne sono, nel senso che l’adesione è stata ottima. Naturalmente restano casi di genitori no vax, ma anche con loro il dialogo è aperto. Complessivamente le percentuali di adesione ci fanno dormire sonni tranquilli. C’è una copertura alta». E la copertura è buona, spiega Gibertoni, «anche nella fascia tra zero e un anno e questo ci fa presupporre che anche per il futuro siano state gettate solide basi per mantenere alta la copertura nella popolazione. Del resto c’è una crescita costante che vedo realizzarsi senza particolari tensioni».
Ma i genitori che nutrono dubbi sui vaccini e invocano la libertà di scelta, in queste settimane alle prese in alcuni casi con le sospensioni dai servizi dall’infanzia, vogliono farsi sentire. Hanno indetto per domenica una manifestazione che prevede un corteo da piazza XX Settembre che proverà a farsi sentire con tamburi, fischietti, megafoni, sfilando lungo via Indipendenza fino a piazza Nettuno, dove è previsto un presidio con interventi in pubblico. Con un comunicato apparso anche sul proprio profilo Facebook, la sigla Lov, Liberi dall’obbligo vaccinale, aderisce «sia per dare un segnale del nostro esserci, sia perché ci è stata data la garanzia che non sarà a scopo politico», ha spiegato la presidente Ana Diana Demian. Concluso il presidio, ci sarà un corteo di ritorno sotto forma di fiaccolata e fino alle 19. Ai partecipanti viene chiesto di arrivare già muniti di candela. I manifestanti, dichiarano, scenderanno in piazza «a favore della libertà di scelta vaccinale e in ambito sanitario, per il riconoscimento sostegno dello Stato verso i danneggiati da vaccino e contro le inaccettabili esclusioni dei bambini dai nidi e dalle materne». La promessa: «Non indietreggiamo di un passo. La scienza è ricerca, la scienza è dubbio, la scienza non ha un pensiero unico».