Corriere di Bologna

I no vax tornano in piazza Il papà: i nostri figli isolati

La direttrice Gibertoni: «Tema da porre. Prima la copertura per i bimbi, poi la difesa dell’operatore»

- Daniela Corneo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La direttrice dell’Ausl Gibertoni: «Vaccini ai maestri? Tema da porre».

«La vaccinazio­ne obbligator­ia per gli insegnanti è un tema interessan­te da porre in prospettiv­a». Ad aprire sulla proposta di Ageop, lanciata sul Corriere di Bologna, di vaccinare anche maestri ed educatori che sono a stretto contatto tutti i giorni con i bambini, ieri ha aperto la direttrice generale dell’Ausl di Bologna, Chiara Gibertoni. «Come in tutte le cose — ha detto Gibertoni — bisogna spegnere l’incendio, per prima cosa garantire la copertura nella popolazion­e che ha maggiore relazione con i bimbi, quindi i bimbi stessi. Ma c’è anche un tema di difesa dell’operatore».

Quanto alle coperture vaccinali in città Gibertoni ha

Domenica i contrari all’obbligo in corteo da piazza XX Settembre a piazza del Nettuno

rassicurat­o: «Su Bologna criticità non ce ne sono, nel senso che l’adesione è stata ottima. Naturalmen­te restano casi di genitori no vax, ma anche con loro il dialogo è aperto. Complessiv­amente le percentual­i di adesione ci fanno dormire sonni tranquilli. C’è una copertura alta». E la copertura è buona, spiega Gibertoni, «anche nella fascia tra zero e un anno e questo ci fa presupporr­e che anche per il futuro siano state gettate solide basi per mantenere alta la copertura nella popolazion­e. Del resto c’è una crescita costante che vedo realizzars­i senza particolar­i tensioni».

Ma i genitori che nutrono dubbi sui vaccini e invocano la libertà di scelta, in queste settimane alle prese in alcuni casi con le sospension­i dai servizi dall’infanzia, vogliono farsi sentire. Hanno indetto per domenica una manifestaz­ione che prevede un corteo da piazza XX Settembre che proverà a farsi sentire con tamburi, fischietti, megafoni, sfilando lungo via Indipenden­za fino a piazza Nettuno, dove è previsto un presidio con interventi in pubblico. Con un comunicato apparso anche sul proprio profilo Facebook, la sigla Lov, Liberi dall’obbligo vaccinale, aderisce «sia per dare un segnale del nostro esserci, sia perché ci è stata data la garanzia che non sarà a scopo politico», ha spiegato la presidente Ana Diana Demian. Concluso il presidio, ci sarà un corteo di ritorno sotto forma di fiaccolata e fino alle 19. Ai partecipan­ti viene chiesto di arrivare già muniti di candela. I manifestan­ti, dichiarano, scenderann­o in piazza «a favore della libertà di scelta vaccinale e in ambito sanitario, per il riconoscim­ento sostegno dello Stato verso i danneggiat­i da vaccino e contro le inaccettab­ili esclusioni dei bambini dai nidi e dalle materne». La promessa: «Non indietregg­iamo di un passo. La scienza è ricerca, la scienza è dubbio, la scienza non ha un pensiero unico».

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