Posteggio Staveco Si riapre il file dell’ampliamento
Con la nuova Soprintendente
Con l’arrivo quest’estate in città del nuovo Soprintendente Cristina Ambrosini si è riaperto anche il dossier dell’ampliamento del parcheggio alla Staveco. «L’interlocuzione è aperta — ha confermato ieri l’assessore alla Mobilità Irene Priolo — dobbiamo solo incontrarci per far proseguire l’iter avviato». Il Comune, fa sapere l’assessore, «è pronto con il suo progetto». Certo, «esistono dei vincoli» ma in questa fase si tratta solo di capire, spiega, «se gli edifici da demolire andranno subito ricostruiti oppure no in attesa della cittadella giudiziaria». Questo è infatti il futuro di quell’area, così come previsto da un protocollo d’intesa firmato a gennaio con l’allora Governo Gentiloni (e l’ex Guardasigilli Andrea Orlando). Il progetto di trasferimento degli uffici giudiziari riguarda un’area di circa 40 mila metri quadri di superficie, dichiarati di particolare interesse storico da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali. La storia che riguarda invece l’ampliamento del parcheggio va avanti da diversi anni, sin dal primo mandato del sindaco Merola. I piani per il parcheggio presentati in Soprintendenza hanno sempre dovuto fare i conti con i precedenti progetti pensati per la Staveco (quello più importante riguardava la realizzazione di un campus universitario), oltre al fatto che in quell’area ci sono diversi aspetti archeologici e architettonici da considerare. Con il cambio avvenuto in Soprintendenza sembra che il clima sia cambiato e anche i rapporti con il Comune. E a sentire le parole della Priolo par di capire che quello che manca tra i due enti sia solo un incontro chiarificatore che possa dare il via libera ai lavori. (b. p.)