Centrodestra, in Emilia corre uno della Lega: il tris di candidati
LA SFIDA DELLE REGIONALI
Accordo nel centrodestra per le Regionali: toccherà alla Lega scegliere il candidato per l’Emilia-Romagna. In pole tre nomi politici: Lucia Borgonzoni, Jacopo Morrone e Gianluca Vinci. Ma c’è anche chi pensa al poeta Davide Rondoni.
L’accordo è arrivato a tavola, come nella migliore tradizione delle trattative politiche di una volta. «Il patto della parmigiana», potrebbe chiamarlo qualcuno, visto che a Palazzo Grazioli era quella la portata principale dell’incontro di giovedì tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. E da quel patto, che cementa l’alleanza di centrodestra sui territori tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, è arrivata una chiara indicazione anche in vista delle elezioni regionali del prossimo anno in EmiliaRomagna: toccherà ai leghisti proporre il candidato alla presidenza della Regione che sfiderà il governatore uscente Stefano Bonaccini (considerato prossimo a ufficializzare una volte per tutte la propria cune possibilità di candidature civiche — aveva detto il leader della Lega — veramente civiche. Parlo del mondo dell’impresa, delle professioni, della cultura. C’è un po’ di tempo». Effettivamente di tempo ce n’è parecchio e ieri, infatti, chi ha parlato con Salvini ha definito «prematura» qualsiasi ipotesi in campo. Questo non significa però che ipotesi non ce ne siano, anzi.
Sono tre i nomi forti su cui si ragiona nel centrodestra in queste ore, nella Lega ma anche in Forza Italia, che sarà comunque chiamata a dare il suo via libera alla candidatura per la Regione. E nonostante la tentazione civica di cui ha parlato Salvini ad agosto, i tre i nomi principali in campo hanno un profilo assoluta-
” Così Alan la Fabbri Lega potrà trainare il centrodestra verso la vittoria
Galeazzo Bignami Vediamo i nomi, ma sono contento dell’unità ritrovata
politico. Il primo è quello del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, emerso già nei giorni scorsi quando si andava delineando la ricomposizione del centrodestra alle Regionali. Non sarebbe la prima volta che il centrodestra candida una donna in Regione, visto che nel 2010 toccò alla forzista Anna Maria Bernini, ma stavolta la Lega avrebbe dalla sua parte il favore dei sondaggi e l’indubbio impatto mediatico del sottosegretario bolognese, onnipresente nei salotti della tv nazionale.
Nemmeno a farlo apposta in lizza c’è anche un altro sottosegretario, l’avvocato forlivese Jacopo Morrone, che guida la Lega in Romagna. A chiudere il tris dei favoriti c’è infine il reggiano Gianluca Vinci, fedelissimo di Matteo Salvini e segretario della Lega in Emilia, che nelle ultime settimane si è guadagnato la simpatia degli appassionati di armi con il suo lavoro in commissione Affari costituzionali della Camera per l’attuazione della direttiva Ue 2017/853 (quella per intenderci che rende più facile acquistare o detenere un’arma in casa).
Ci sono altri due nomi che circolano in ambienti leghisti. Uno è quello del capogruppo in Regione, Alan Fabbri, che già nel 2014 sfidò Bonaccini per la guida di Viale Aldo Moro. Per lui, però, è molto più probabile che si aprano le porte di una candidatura a sindaco alle prossime elezioni amministrative di Ferrara. L’ultimo nome in ballo, quello che potrebbe rompere gli schemi e portare alla ribalta una candidatura extra partito, è quello del poeta cattolico Davide Rondoni, che negli ultimi tempi si è avvicinato molto a Salvini, tanto che tra i due è nata una vera e propria amicizia. Ipotesi suggestiva, certo. Ma forse poco praticabile, visto che tra le fila di Forza Italia c’è chi lo ritiene «un ottimo nome per l’assessorato alla Cultura, ma per guidare una Regione serve altro».